il filo dei ricordi-racconti

lunedì 31 marzo 2014

Come ero e come sono cambiata

Come ero e come sono cambiata


Ero una ragazzina tutta ossa, che amava la musica e la lettura, i risultati scolastici erano ottimi, avrei voluto continuare gli studi, ma il mio papà aveva deciso che si doveva aiutare la famiglia, nemmeno l'interessamento della mia maestra delle scuole elementari, dopo aver saputo che avevo raggiunto ottimi risultati alle scuole medie, è servito a far cambiare idea al mio genitore.


Ho iniziato così a lavorare presso una tessitura, guardavo le mie amiche che continuavano gli studi, e onestamente mi sentivo inferiore, ho così frequentato un corso di stenodattilo e contabilità, avevo trovato lavoro presso uno studio legale, ma anche in quell'occasione, per il mio papà lo stipendio era troppo basso, e in più avevo le spese dell'autobus, mentre invece in fabbrica mi recavo a piedi, il primo mio sogno, diventava una chimera, la frase che mi ripetevano spesso era:
"Se sei brava a scuola lo sarai anche a lavorare".


Non c'erano tante parole, non ricordo che qualcuno, ne mamma ne papà, abbia pensato di confortarmi, avevano cose più serie da pensare, o forse erano semplicemente così.


Gli anni passavano, io continuavo a lavorare e ha coltivare la lettura e la musica


Poi ho conosciuto il ragazzo che poi ho voluto sposare, anche in quell'occasione, i miei genitori non erano affatto contenti, non tanto nei confronti di mio marito, ma di alcune situazioni che mi avevano detto si sarebbero venute a creare, conoscevano molto bene, la famiglia con cui mi sarei imparentata, e ora col senno del poi, posso dire che avevano avuto ragione , ma in quel periodo non ho voluto ascoltare nessuno, ero forse troppo innamorata.


Così dopo poche settimane di matrimonio, già le difficoltà si erano presentate, non volendo ammettere di aver sbagliato sono stata zitta, per molto tempo, e ho riversato tutte le mie aspettative sulla mia casa, tanto desiderata, e su i miei figli.




Ho lavorato e continuato a pagare per avere una bella casetta, volevo una famiglia, ma anche in quest'occasione, ho fallito.




Chi mi incontrava, diceva che avevo la faccia scura che ero sempre arrabbiata, che tenevo a debita distanza le altre persone, non era così, mi ero creata una maschera, e parlavo pochissimo,
Avrei voluto vedere i miei figli frequentare l'università, ma nemmeno questo sogno si è realizzato.


Anche il lavoro ha preso un'altra destinazione, mi sono sentita persa, da quel giorno il mio lavoro è saltuario, mi arrabatto ma i giorni passano comunque.
 A volte mi scoraggio, altri giorni penso che comunque fino a qui sono arrivata anche con poca disponibilità, non mi illudo più, non sogno, continuo giorno per giorno.


La vita deve esser degna di esser vissuta, se faccio un bilancio, io ho più fallimenti, che cose positive, forse ho sognato troppo, o volevo troppo, forse ci vuol fortuna, penso anche che da qualche parte un' altra persona starà sicuramente meglio di me, ma ci sono anche tanti ammalati che in questo momento soffrono per una malattia, o per altre situazioni che la vita ci mette di fronte.
La realtà di questi periodi, oltre che di incertezze è fatta di delusioni, tante e differenti.


La dignità di una persona è fatta di onestà e correttezza, ma per potersi dire onesti e corretti, si deve avere un lavoro per poter far fronte con correttezza alle esigenze civili e sociali, l'unica paura che mi rimane è di non riuscire a far fronte a tutto, ma non mollo, si attuano tante strategie di risparmio, si cambiano gli stili di vita, impegnandosi comunque sempre, finche si riesce e si può, sperando di non ammalarsi, tutto questo riguarda le cose concrete del vivere quotidiano.


Per i sentimenti, non è così semplice, non si può cancellare quel che c'è stato con un colpo di spugna, ma si può accettare, quel che il destino ha deciso di mettere sulla propria strada, per quanto in salita, per quanto difficile sia, cercare condividere ancora la tenerezza di un sentimento, forse meno intenso, fatto però di momenti che nessuno può toglierti, la dolcezza di aver qualcuno che ti fa una carezza, che ti consiglia, qualcuno che per maturità acquisita sa apprezzarti con qualche difetto o chilo in più.
Ho la speranza di riuscire a superare anche questo momento buio, perchè come si dice: " domani è un'altro giorno".



5 commenti:

  1. Enrica,il tuo scritto è intriso di tanta tristezza x le difficolta' che la vita nn ti ha risparmiato,hai il cuore pieno di amarezza,dici di aver fallito in tutto,,,,io nn la vedo cosi ,sei una combattente molto tenace e hai una grande forza di volonta',quando si legge un libro lo si legge pagina dopo pagina , nella vita è uguale .tu sei una grande donna con il cuore piu' grade di te,tu dici di nn aver studiato i tuoi scritti affermano il contrario,li scrivi con tanto sentimento e semplicita che entrano nel cuore,Ahi il diritto di riprenderti in mano la tua vita e di viverla come il tuo cuore ti guida,grazie anche oggi mi hai datouna bella lezione di vita,,,elisabetta,,,,

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  2. Ciao Enrica, un riassunto della vita poco piacevole, grandi valichi superati e ancora da superare. Ma quel "domani è un altro giorno" è la tua forza per un futuro migliore. Sei una donna splendida, intelligente, ma soprattutto colma di valori, queste sono qualità che non te le può togliere nessuno. Con affetto
    Anna B.

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  3. Ti auguro di raggiungere ciò che tanto desideri.
    Forza Enrica! Con la tua grinta e la tua sensibilità sei già sulla buona strada, anzi, da tempo la stai percorrendo con grande coraggio!
    Il mio augurio speciale perché la Serenità, (e pure l''Accettazione di ciò che non si può cambiare), trovino dimora nel tuo cuore!
    Ti sono vicina!

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  4. Enrica ! GRANDE! ! ! Questo non l'avevo visto :perdonami vedrai che la felicità arriva anche per Te:sei già sulla buona strada o no!!!! Auguri sei forte! B.G.

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  5. Enrica sei una donna speciale non essere mai triste la felicità arriva.......��..... Maurizio G

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