MUCHA
A PALAZZO REALE E... IL MUSEO DEL 900
E'
la prima domenica del mese di marzo, oggi molti musei convenzionati,
consentono l'entrata senza far
pagare il biglietto.
Palazzo
Reale, non è convenzionato, ma
la visita alla mostra
di Mucha, sta per terminare e non volevo perderla.
Non
è la prima volta che vengo , in questo splendido palazzo, come spero
e credo, non sarà l'ultima, la mostra si snoda in sale, che vengono
di rado utilizzate, perché sono di piccole dimensioni, ma sono
molto, molto belle, basta semplicemente alzare lo sguardo per
ammirare dei soffitti spettacolari.
Il
percorso della mostra di Mucha, si divide in 8 tematiche se non si
tiene conto della nota introduttiva, e
del fatto che la
sezione di cui
l'argomento riguarda
delle donne in realtà è divisa in due parti.
Alphons
Mucha, nasce a
Ivancice, nell'Impero AustroUngarico, che oggi è la Repubblica
Ceca, da una famiglia
borghese e
numerosa. Fin
da bambino dimostra il suo talento per il disegno, facendo le
caricature dei propri compagni di scuola.
Con
il talento di cantante, riesce a mantenersi gli studi fino al liceo,
e dopo il liceo diventa violinista, nella cattedrale di Brno.
Attraverso
le conoscenze del padre, trova impiego come calligrafo e disegnatore
nel tribunale della sua città, ma non è la vita a cui aspira.
A
Vienna trova lavoro come disegnatore presso una ditta specializzata
in decori teatrali, la ditta chiude e dopo un po'
di peripezie si sposta a Mikulov, dove dipinge paesaggi, ritratti e
lapidi tombali, ottiene però un lavoro di tutto rispetto, dal
signore del Borgo, decora le pareti del castello e si fa conoscere
dalla nobiltà del luogo.
Nel
1878 cerca di candidarsi all'Accademia
di Belle Arti di Praga, viene liquidato con la frase ormai celebre:
"
Cercate un'altra professione, dove sarete più utile".
Dal
1885 al 1887, frequenta l' Accademia delle
Arti di Monaco, si trasferisce a Parigi, dove incontra anni duri, si
interessa alla fotografia e inizia a preparare cartelloni per la
stampa.
Nel 1894, incontra per la prima volta, la
musa ispiratrice della sua fortuna, Sarah Bernanrdt, che dopo anni di
mancanza dal palcoscenico riprendeva
a recitare, realizza per lei, il primo cartellone pubblicitario,
"Gismonda ",
La
fama internazionale dell'attrice, consente
a Mucha, una
grande notorietà, tanto
che i produttori di
profumi,
di Champagne,
vogliono far
rappresentare, i loro prodotti, dallo
stile elegante e moderno del pittore, spaziando
e interessando tutti i ceti sociali, della società di quel
periodo.
ed esaltava le doti di attrici.
piatti decorati, sedie con spalliere e sedute ricamate seguendo lo stile di Mucha..
Gli
argomenti spaziano dal teatro, alla donna, alla vita di tutti i
giorni, l'arte giapponese, i gioielli e gli animali.
L'unico neo del
percorso, è che
alcune opere erano poste in corridoi piuttosto stretti e non si
potevano gustare a pieno,
vista l'affluenza e la
disposizione.
L'eleganza
dei disegni, i colori molto ben accostati, gli abiti velati, e
delicati, lo sguardo diretto di queste donne sensuali, rivolto
proprio all'osservatore, come dire,
"
vedi sono qui, fidati, usa questo profumo, vieni a teatro, o sali su
questa bicicletta, quando avrai finito mangerai
dei buoni biscotti."
Credo
sia stato l'inizio di quella che oggi si chiama pubblicità.
Un
inizio elegante, e sobrio, ma anche velato, senza mai scendere nella
volgarità, le tonalità dai colori tenui e delicati, tanto da
affascinare il pubblico in tutta Europa.
Nel 1896 e 1897
la galleria Bodiniére organizza una mostra per l'artista il catalogo
delle sue opere ha la prefazione di Sarah Bernard, negli anni a
seguire saranno molte altre le esposizioni, che ottennero un notevole
successo.

Negli anni seguenti creò manifesti pubblicitari e teatrali, pannelli decorativi, copertine di riviste, calendari, cartoline, immagini di gioielli, posate, tessuti

Negli anni seguenti creò manifesti pubblicitari e teatrali, pannelli decorativi, copertine di riviste, calendari, cartoline, immagini di gioielli, posate, tessuti
Partecipando
all'esposizione Universale del 1900, la
sua fama raggiunse anche l'America.
Nel 1902 pubblicava un " manuale per gli artigiani",
intitolato Documents
décoratifs, completo di tutti i modelli necessari per creare lo
stile Liberty, a cui seguì un'altra pubblicazione, un insieme di 40
tavole con modelli di donne , di giovani soli, o in gruppo inseriti
in forme geometriche intitolato Figures décoratives.
Fu accolto con toni entusiastici alla fine del 1905, nella città di
New York, si stabilì in
America dal
1906 al 1910, al suo ritorno si stabilì a Praga, dove curò parecchi
lavori.
Nel
1919, le prime sette tele dell'Epopea slava, vengono esposte a Praga,
ottenendo un grande
riscontro, in quello stesso anno si trasferisce in America,
portandosi le grandi tele alle quali si dedica in modo totale,
convinto patriota,
riesce ad
ottennere,
da un miliardario americano, un finanziamento per completare
l'Epopea Slava.
Una
serie di 20 opere di grandi dimensioni che lo impegnarono per circa
18 anni, che rappresentano un’epopea simbolica del popolo slavo
fin dall’antichità,
che viene completata e presentata a Praga il 14 luglio 1928.
Nel
1921, ritorna in Europa dove
si stabilisce definitivamente.
Mucha, era un sostenitore dell'arte a beneficio di tutti, sosteneva che l'arte doveva essere ammirata da tutti goduta, per questo motivo rappresentava oggetti e alimenti di uso comune, molto spesso i suoi pannelli venivano riprodotti in serie per consentire anche alle persone comuni, con minori possibilità, di poterli acquistare.
Una visita mozzafiato, come sempre. Bellissima. Ti ringrazio e ti abbraccio con affetto.
RispondiEliminaLa Tua passione per l'arte,viene fuori ,in ogni Tuo racconto,sei riuscita a trasmettermi la Tua euforia per questo artista sconosciuto ma dalla pennellata delicata che si intravede in ogni dove,,,Grazie Enrica ,che come sempre sei una forza,,,un abbraccione,,,,elisabetta,,,,,,
RispondiEliminaadesso a casa con calma me lo sono letto tutto grazie
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