Oggi Papa Francesco e il nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella dall'alto dei loro ruoli hanno dato un segnale alla popolazione.
E' proprio vero che questo virus ci sta cambiando, oggi mi sono resa conto dell'effetto che ha avuto su di me
In giornate come queste ci si impegna a fare tante cose, si rimane comunque incollati alla radio o alla televisione per avere le notizie sull'evolversi dei dati, che questo maledetto virus, modifica ora per ora.
I dati che ci arrivano dalla protezione civile, dalle regioni, dal governo sono freddi numeri di morti, di contagi, di strumenti che mancano, e poi il numero delle guarigioni
La solidarietà, l'abnegazione di chi sta lottando contro il virus in prima linea, non sono numeri, ma elementi di valore e di orgoglio,non ci sono più limiti e confini, ne di stati, ne di colori, finalmente.
Le raccomandazioni per noi, che buona parte degli italiani segue, e tanti tanti altri numeri, di sforamento del deficit di miliardi, che dovranno essere divisi tra di noi perchè l'Italia è ferma ....
La cosa positiva che mentre lavoro il tempo passa, e la televisione mi annuncia che ci sarà la diretta dal Vaticano.
Chi mi conosce sa che io, tutto sono, fuorchè una credente, posso dire di aver visto tantissime chiese, perchè con tante visite guidate, o anche da sola, ho visitato chiese che contengono al loro interno opere di grandissimo pregio, ma non prego mai.
Oggi mi colpisce vedere piazza San Pietro vuota, sotto una pioggia battente, vedere il Santo Padre......
Non sono impazzita, non ero seduta davanti al televisore, mentre lavoravo l'ho ascoltato, semplicemente.
Dice il Santo Padre:
“Da settimane sembra che la sera sia calata. Fitte tenebre si sono addensate sulle nostre piazze, strade e città; si sono impadronite delle nostre vite riempiendo tutto di un silenzio assordante e di un vuoto desolante, che paralizza ogni cosa al suo passaggio: si sente nell’ aria, si avverte nei gesti, lo dicono gli sguardi”.
Ci parla di fragilità dice che siamo tutti senza orizzonte, che tutto quello che abbiamo pensato e fatto, in fondo ora non è più tanto importante, parla di priorità che avevamo, segnate sulle agende che scandivano il nostro tempo e il nostro modo di essere, i progetti che facevamo solo per arricchirci economicamente, o solo per aver un modo in più per apparire.
Sua Santità è la più alta autorità religiosa riconosciuta nella Chiesa cattolica, e ci parla di un passo del vangelo di Marco.
Marco 4:35-41 racconta la storia di Gesù che calma la tempesta. Curiosamente, troviamo il Signore addormentato mentre intorno a lui infuria il caos:
Ed ecco levarsi una gran bufera di vento che gettava le onde nella barca, tanto che questa già si riempiva. Egli stava dormendo sul guanciale a poppa. Essi lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t'importa che noi moriamo?» Egli, svegliatosi, sgridò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!» Il vento cessò e si fece gran bonaccia. (Marco 4:37-39).
Per me che penso a questo disastro, la metafora della barca in tempesta è veramente un esempio calzante, per chi non è credente, non c'è chi fa i miracoli, il miracolo siamo noi stessi, noi che per stare bene dobbiamo mantenere una distanza di sicurezza, che dobbiamo paradossalmente essere uniti, mantenendo tutti quanti lo stesso stile di vita, non uscire da casa non affollarci, vivere di più con noi stessi.
Siamo cambiati si è vero, in tempi non molto lontani quando vedevo il Papa o una messa in televisione cercavo un'altro canale, ora non vuol dire che ho trovato la fede, ma ieri ho ascoltato...
Siamo davvero una barca in mezzo alla tempesta, per chi è credente c'è il Signore che fa i miracoli, ed è un bene, perchè credere in qualcosa sicuramente aiuta, per chi come me, non crede, c'è solo la speranza che l'uomo con l'accortezza e la scienza possa cambiare il corso delle cose, continueranno a studiare per darci un'altra volta, un rimedio, se non si troverà una soluzione definitiva...
Le parole del Santo Padre, come è giusto che siano, sono un messaggio attraverso il Vangelo
il Presidente della Repubblica Mattarella, in modo diverso, istituzionale, ci parlano però delle stesse cose, elogiando gli stessi uomini che cercano di fare più del possibile ..
La sostanza per vincere questa guerra contro l'invisibile meschino, la facciamo noi con il rispetto delle regole, oggi non conta, chi ha di più, chi ci mostra le proprie ricchezze, davanti al virus siamo tutti uguali, siamo tutti soli, e possiamo solo guardarci dentro...il ricco avrà più stanze, alcuni in pochi locali faranno più fatica, ma la livella è arrivata e malgrado tutto siamo soli, forti consapevoli che dipende ancora una volta da noi, dobbiamo scegliere cosa conta, dobbiamo riscattare ciò che siamo, la nostra identità di persone oneste e sincere, sapere che possiamo sbagliare, e che possiamo migliorare....
A chi semina il panico, a chi parla di picchiare i pugni, che infonde nella popolazione sentimenti di odio e di rancore, diciamo tutti insieme basta....
I Papa ha detto queste parole:
Non è il tempo del tuo giudizio, ma del nostro.
Noi da questo dovremo capire cosa conta e cosa no!
“Da questo colonnato che abbraccia Roma e il mondo scenda su tutti, come un abbraccio consolante, la benedizione di Dio. Signore, benedici il mondo, dona salute ai corpi e conforto ai cuori”.
Per tutti i credenti ha poi impartito la benedizione Urbi et Orbi con indulgenza plenaria a tutti coloro che la desideravano, un evento eccezionale che viene impartita solo nei giorni di Natale e di Pasqua, il Papa ieri ha conceso a tutti la cancellazione dei peccati, e della pena temporale che dovrà essere scontata, è la prima volta in assoluto che una benedizione venga data attraverso la televisione, attraverso un mezzo che paradossalmente era considerato spesso contraddittorio, e invece ora, anche in questo siamo cambiati, ora mette in contatto tutti, credenti e non, e mentre benediva si sentivano le sirene delle ambulanze, tutto è così paradossale .
In questa giornata anche il nostro Presidente della Repubblica Mattarella fa una diretta televisiva,
dice che ne sentiva la necessità, ha parole di gratitudine nei confronti di chi lotta contro il virus, elogia il volontariato ed evoca le immagini che non scorderemo di tante persone mancate, parla di solidarietà dell'anima nei confronti delle famiglie che hanno subito le perdite, ci esorta a pensare positivo malgrado le tante difficoltà non da ultima la crisi economica che avrà ripercussioni sul lavoro, invita i nostri politici al senso di responsabilità e coesione.
Elogia i tanti italiani che seguono con rigore le direttive imposte dal governo, queste le sue parole:
"Il senso di responsabilità dei cittadini è la risorsa più importante su cui può contare uno stato democratico in momenti come quello che stiamo vivendo."
Assume un tono di rimprovero autorevole, dato proprio dal ruolo che assume, richiamando non l'Europa tutta ma alcuni stati membri che la compongono:
Nell’Unione Europea la Banca Centrale e la Commissione, nei giorni scorsi, hanno assunto importanti e positive decisioni finanziarie ed economiche, sostenute dal Parlamento Europeo.
Non lo ha ancora fatto il Consiglio dei capi dei governi nazionali. Ci si attende che questo avvenga concretamente nei prossimi giorni.
Sono indispensabili ulteriori iniziative comuni, superando vecchi schemi ormai fuori dalla realtà delle drammatiche condizioni in cui si trova il nostro Continente. Mi auguro che tutti comprendano appieno, prima che sia troppo tardi, la gravità della minaccia per l’Europa.
La solidarietà non è soltanto richiesta dai valori dell’Unione ma è anche nel comune interesse.
Ecco ancora una volta, coloro che con arroganza e superiorità, vogliono imporre a chi è in difficoltà regole che non aiutano....per dirla in parole povere, nessuna solidarietà, nessuna umanità, i grandi dell'Europa ancora non hanno capito che niente può essere dato per scontato.
Che dire siamo Italiani, religiosi o no, certamente ringraziamo, chi ci rappresenta, con serietà, e autorevolezza, e fede, con umanità perchè forse più di ogni altra cosa abbiamo bisogno di umanità.
Con giudizio attenendoci alle regole e con la consapevolezza che uniti possiamo farcela.
RispondiEliminaBravissima Enrica. Anna B.
Brava brava Enrica!!!
RispondiEliminaUna valutazione all'apparenza molto critica ma leggendo con la giusta attenzione si capisce quanto ti senti profondamente coinvolta nel problema che sta travolgendo il mondo e che, nell'immediato futuro, cambierà radicalmente il rapporto tra gli Stati che dovranno aprirsi a nuove relazioni dimostrando la necessità e l'importanza di una vera unità d'intenti e di una nuova modalità di convivenza sociale ed economica tra i popoli. Cambierà anche il modo di vivere di tutti noi.
RispondiEliminaSempre brava Enrica, complimenti!
Grazie Enrica, critica al punto giusto, le tue parole mettono in risalto la consapevolezza che dovremmo avere gli uni per gli altri in questo difficile momento, non perché lo dicono Mattarella o il Santo Padre, ma ascoltando la loro parola per trovare il nostro percorso di vita verso gli altri. Roberta
RispondiEliminaGrazie Enrica brava come sempre. Gigliola
RispondiEliminaHo letto con attenzione e ho apprezzato moltissimo queste tue riflessioni.
RispondiEliminaNon ripetere, cara Enrica, che non sei credente ... credente di che? Dio ti ama e questo è Mistero! Se tanti credenti avessero un cuore grande come il tuo, sarebbero davvero dei bravi cristiani! Ti voglio bene, buon tutto!
Ho letto con piacere il tuo scritto..le tue riflessioni sono sempre molto belle e interessanti.... Ciao Enrica a presto..... Maurizio G.
RispondiEliminaNon posso che condividere il pensiero di Enrica poiché credo di avere la ua posizione riguardo alla fede. Ritengo Papa Francesco e il presidente Mattarella due figure eccellenti nel desolante scenario dei capi di stato a livello mondiale. Credo che la scelta di stare in Europa sia irreversibile, anche se bisogna sempre lottare per avere politiche pienamente solidali. Ce lo ricorda oggi Cottarelli su Facebook. G.
RispondiEliminaD'accordo sulle considerazioni fatte sui Ns due Saggi eu sul vangelo citato , ispirano pace, serenita' e misericordia.saluti
RispondiEliminaD'accordo sulle considerazioni fatte sui Ns due Saggi eu sul vangelo citato , ispirano pace, serenita' e misericordia.saluti
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