Gita in
Valdidentro
Si dice che a
volte le cose improvvisate riescano meglio delle cose preparate,
questa gita ne è un esempio.
Parlando una ex
collega e amica, le dicevo quanto mi piacesse passare, anche solo
una giornata, alle terme, di essere stata in Svizzera alle Terme del
Leukerbad, ma quelle che più mi son piaciute, sono a Près Saint
Didier, in Valle d'Aosta.
Con mia
sorpresa lunedì 28 ottobre squilla il mio telefonino:
Ciao, sono
Marisa, io devo andare a Isolaccia in compagnia, se vuoi venire con
me, partiamo giovedì 31, e torniamo sabato in giornata, purtroppo ho
già un impegno fissato altrimenti tornavamo domenica, fammi sapere
se vuoi venire, che parlo con i miei amici per prenotarti la
camera....
Li per li sono
un attimo spiazzata e poi rispondo che devo fare qualche telefonata
per organizzarmi e di chiedere quanto sia il prezzo dell'albergo....
Mentre io
chiamo Riccardo e qualche amica, lei mi comunica il prezzo.
Una delle mie
amiche, e Riccardo mi dicono: Ok andiamo
Do la conferma
a Marisa e il giovedì pomeriggio alle 14,30 siamo in partenza per
Isolaccia, in Valdidentro
La Valdidentro
è situata tra due cime, la cima Reit e il gruppo della Cima Piazzi,
ad occidente si apre verso Bormio, e poi si allunga arrivando a
toccare il confine con la Svizzera e il comune di Livigno. Dopo
Semogo si divide , in due rami da una parte la Valle Viola,
dall'altra la Valle del Foscagno che porta all'omonimo passo e a
Livigno. E' formato da diverse frazioni: Premadio, Pedenosso,
Isolaccia, Semogo, ed ognuna di esse mantiene vive le proprie
caratteristiche e particolarità. Nei tempi antichi tutto si
sviluppava lungo la vecchia strada che portava al passo dello
Stelvio, i commercianti passavano proprio in mezzo alla Valdidentro
attraversando i paesi, trasportando vini prodotti proprio in
Valtellina, e sale che proveniva dalle miniere di Hall, nei pressi di
Innsbruck, era molto fiorente l'allevamento, qui giungevano da tante
parti della lombardia, bovini, ovini, che venivano condotti per i mesi
estivi.
Sull'antico e
regale percorso di Fraele si notano ancora le due torri che insieme
ad altre fortificazioni proteggevano Bormio dalle incursioni di
pirati nordici.
Proprio sul
tracciato della vecchia strada vennero costruite i Bagni Nuovi di
Bormio, ma poco più sotto si trovano i bagni vecchi, (terme romane)
conosciute già da Plinio, e ritenute salubri da Aurelio Cassiodoro
che consigliava l'uso salubre di queste acque per curare la "podagra"
(Gotta).
Nel 1820, per
volere dell'Imperatore Francesco I d'Austria iniziarono i lavori per
costruire lo stradone che ancora oggi collega la Val Venosta con
Milano, (che a quei tempi era sotto il dominio austriaco), e con il
Canton Grigioni in Svizzera, Lo Stelvio è meta di tantissimi
turisti in particolare motociclisti.
La Valdidentro
era conosciuta nei tempi passati anche per la siderurgia infatti
avevano miniere di ferro,oltre i 2500metri di altitudine, proprio
sulle montagne che fanno da corona alla Val Fraele, dove troviamo
anche due enormi dighe che alimentano le centrali idroelettriche a
valle.
Mentre
percorriamo da prima la strada del lago di Como che ci conduce in
Valtellina inizia a pioviginare, ma il panorama è comunque
un'attrattiva, il lago coperto da Nuvoloni merita qualche foto,
arrivati in alto lago costeggiamo il fiume Adda.
Ci fermiamo a
bere un caffè, riprendiamo il viaggio, passiamo da Tirano, il
santuario è li con tutta la sua imponenza, sembra augurare buon
viaggio a tutti noi che gli passiamo accanto, iniziamo a salire, e
il panorama ancora cambia, i colori delle foglie degli alberi,
man
mano che saliamo, si diversificano, quando arriviamo a destinazione è
quasi buio. Depositiamo i bagagli e facciamo una passeggiata
seguendo il corso del fiume, purtroppo fa buio presto, rientriamo in
albergo e ceniamo, è un albergo a conduzione famigliare, molto
carino, caldo e accogliente, la proprietaria, amica di Marisa, è di
un paese vicino al mio, si è sposata e trasferita, con gestore di
questa attività.
La cena a base
di prodotti tipici, con tagliatelle fatte in casa con ragù di cervo,
e un'altro sugo tipico della zona, poi sciatt con bresaola, patate e
insalata.
Gli sciatt,
sono croccanti frittelle di grano saraceno di forma tondeggiante con
un cuore di formaggio filante, molto buoni
Dopo cena
usciamo ancora e visitiamo il centro storico, bene illuminato,
l'attuale grande chiesa parrocchiale e stata costruita sulle rovine
di una chiesa cinquecentesca.
Sono tanti i
campanili e le collegiali che durante il viaggio si notano su queste
montagne, mi incuriosisco, alle mie domande rispondono dicendo: che
ogni frazione, ogni monte o località, per quanto siano sparse, hanno
in comune un filo conduttore, quello di conservare monumenti e
testimonianze, creando un legame tra storia religione e arte.
la temperatura e di 5 gradi centigradi , il cielo sembra
aprirsi, dopo una buona colazione con torte e marmellate fatte in
casa, andiamo a Tre Palle, frazione di Livigno, e mentre si sale sul
passo del Foscagno i boschi sembra abbiano rifatto il colore,
in mezzo al verde strisce più alte di arancio/giallo dorato, i monti più alti già carichi di neve.
in mezzo al verde strisce più alte di arancio/giallo dorato, i monti più alti già carichi di neve.
Acquistiamo la
famosa Bresaola Valtellinese,
la Slinzega, un salume fatto con
piccole parti di carne, simile alla bresaola ma molto più saporito e
la Bisciola, il dolce tipico arricchito di frutta secca, che una
volta veniva offerto in sostituzione del panettone nel periodo
Natalizio.
Marisa, mi
dice di essere andata proprio di recente sui monti che abbiamo di
fronte, che fanno parte del Gruppo dell'Ortles-Cevedale, che è uno
dei maggiori gruppi montuosi con cime che superano i 3000 metri di
altezza e con numerosi ghiacciai.
Per il momento
ci accontentiamo di giocare a palle di neve con quello che è rimasto
della recente nevicata
Ripartiamo,
Bormio e le terme ci attendono, abbiamo fatto un biglietto
giornaliero, girato tra piscine termali, saune e bagni turchi, le
terme stancano, e Riccardo si è dovuto rilassare un po nell'area
relax, per lui 5 ore sono troppe , a me invece piace tanto, Luisa, la
mia amica era soddisfatta, dobbiamo rientrare, salutiamo Marisa e
Giuseppe, riprendiamo la strada di casa .....