il filo dei ricordi-racconti

mercoledì 18 dicembre 2013

Il contrabbando la storia e la religione



Fin dai tempi più antichi per combattere la povertà e la mancanza di lavoro, nella mia zona e sui monti della Valle d'Intelvi e dell'alto lago, si praticava il contrabbando, questa zona era l'eccellenza del contrabbando, questo perchè dall'altra parte del confine c'era la Svizzera, povera di materie prime, che pur di ottenere quel che gli serviva, era disposta a tollerare anche azioni considerate illegali negli stati confinanti. .


Tutti i poteri che si sono succeduti durante i secoli, da quello spagnolo a quello austriaco, Francese, Italiano hanno dovuto fare i conti con gli spalloni del Lario, che conoscevano come le proprie tasche i sentieri i canaloni le valli che circondano il nostro territorio.
Il Ducato di Milano aveva proibito l'esportazione di granaglie lombarde in territorio elvetico, successivamente fu Napoleone che
mettendo le tasse di monopolio su sali tabacchi e polveri da sparo incrementò il periodo romantico del contrabbando, dando vita ad una collaborazione, che non contemplava solo le merci ma anche il salvataggio dei i rivoluzionari che combattevano contro gli invasori.
 Nel periodo del risorgimento, molti patrioti furono salvati e accompagnati nella vicina Svizzera dai nostri spalloni
La parola contrabbando vuol dire "andare contro il bando" non rispettare le regole.
Spallone vuol dire portatore di sacchi in spalla, portavano 40  kg di sigarette, dadi da cucina, zucchero, oro, argento.portavano esattamente 749 pacchetti di sigarette, perchè se ne avessero portati  750 sarebbe scattato l'arresto,  
Più tasse e limitazioni lo stato Italiano metteva, più la Svizzera, che non metteva sanzioni, traeva profitto. Nemmeno durante il periodo del fascismo e la II guerra mondiale e con tutte le limitazioni che il blocco dei commerci imponeva riuscirono a fermare il contrabbando nel territorio, in quel periodo gli svizzeri richiedevano molto riso, i contadini padani sfidavano le guardie di confine pur di sfuggire alle requisizioni tedesche.
Fino agli anni 50  gli Italiani  portavano uova farina riso , in Svizzera. Dal 1950 al 1960  andavamo a prendere, sigarette,  dadi e zucchero, pellicce, oro e argento e lo portavamo in Italia. Il contrabbando, se pur illegale ha salvato il territorio Lariano dallo spopolamento e dall'emigrazione, ha creato i suoi disonesti-eroi e qualche martire,condannati dallo stato ma, assolti dalla chiesa
Dal canto loro gli spalloni camminavano per i sentieri con le scarpe ricoperte di sacchi di iuta per non fare rumore,


 anche  i cani venivano utilizzati come spalloni. la tecnica era che: venivano picchiati da una persona che indossava la divisa della guardia di finanza, nella vicina Svizzera, per poi essere portati in italia dove venivano  nutriti e coccolati,   inviati in Svizzera, tornavano  portando  un carico di 10 kg di  sigarette attraverso i sentieri, evitando di incontrare gli uomini in divisa. 


  
 Era una guerra tra poveri, i ragazzi che giungevano a fare la guardia di confine, provenivano spesso da situazioni di povertà, dove il servizio militare era l'unica via di uscita, un posto di lavoro sicuro, ma le condizioni non erano certo da favola, i turni potevano durare anche 72 ore filate, lungo la linea di confine su sentieri impervi, con pioggia, o neve, al gelo notturno aspettando che passasse la comitiva degli spalloni.


 Lo stato Italiano non era certo tenero con i suoi servitori, oltretutto proibiva loro di sposarsi per evitare di dover pagare la pensione alla moglie in caso di morte.
Tra gli spalloni e i finanzieri non correva buon sangue, ma per informarsi sugli spostamenti degli uni o degli altri, si diventava spie, i finanzieri si infiltravano nei gruppi di contrabbandieri, carpendo la loro fiducia per poi arrestarli sul fatto.



 Mentre le donne in giovane età, avevano il compito di civettare con i finanzieri per poter acquisire utili informazioni.
Anche alcuni preti furono coinvolti, Don Alessandro Parenti, parroco di Tre Palle in Valtellina, un paese confinante con il Cantone Grigioni in Svizzera, trovatosi in una zona tra le più fredde d'Italia, dove l'unico sostentamento era l'agricoltura, contribuì all'economia della zona, utilizzando l'ingegno.
Per ben 41 anni è stato parroco di questo paese, a lui è stata dedicata la piazza del paese, persona particolare, ho trovato nel web uno stralcio che può raccontare meglio,  di come lo potrei fare io, questo parroco di frontiera:
" Si era da pochi anni spenta l'eco degli ultimi bombardamenti del secondo conflitto mondiale, quando il caporeparto della dogana si precipitò a casa Parenti chiedendo vivamente di racimolare tutti gli uomini disponibili a Trepalle per una emergenza gravissima. Ed eccolo giungere a sirene spiegate con il suo codazzo di finanzieri. Don Alessandro, da perfetto pigmalione, li fa accomodare tutti in sala e mesce vino a profusione, un boccale dopo l'altro, intessendo una sterile, logorroica conversazione, mentre gli spalloni con le loro briccole stracolme prendevano il largo passando oltre confine. Don Parenti è stato sempre ricordato come un grande benefattore pubblico, anche se le stive del suo solaio tracimavano di sigarette di contrabbando. E Dio solo sa cos'altro. -

Negli anni 60 lo spallone è stato soppiantato dalla tecnologia, e da un contrabbando che non ha nulla a che vedere con la combriccola di paesani che conosceva le proprie valli, che integrava le entrate famigliari, non avendo lavoro un lavoro stabile, finisce così l'era romantica del contrabbando.
Il contrabbando odierno, è dato dalla malavita, fornisce i mercati di cose molto dannose, tutta un'altra storia.

2 commenti:

  1. Ma sei bravissima nelle ricerche ♥

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  2. Enrica carissima, anche oggi ho imparato qualcosa di nuovo, ti devo ringraziare.
    Come sempre brava. Anna B.

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