Ho ricevuto una
cartolina da Herrenchiemsee, un'isola del lago Chiemsee, situato a
sud della Baviera.
Ci sono stata
anche io, qualche anno fa, in occasione di una gita a Monaco di
Baviera.
Ricordo che in
quei giorni era particolarmente freddo, aspettavamo il traghetto, che
da Prien ci portasse sull'isola, sotto i nostri piedi c'era il
ghiaccio, il freddo era tagliente, appena scesi sull'isola dei
maschi (chiamata appunto in tedesco herrenchiemsee), avevamo comunque
un buon tratto di strada da percorrere a piedi, attraverso il parco prima di raggiungere il castello, facendo attenzione
a non scivolare
Il castello, in tedesco
chiamato Neue Schloss Herrenchiemsee, è stato l'ultimo progetto
di Ludovico II di Baviera.
Ludovico II,
governò per circa ventidue anni dal 1864 al 1886. Venne dichiarato
pazzo, da medici che lo avevano giudicato senza averlo mai visitato,
venne deposto dal ruolo di re, e morì in circostanze alquanto strane
il giorno successivo.
Se la Baviera
conta molti castelli, come eredità in architettura e storia, oggi
meta di turisti, lo deve proprio a questo regnate eccentrico, amante
del lusso e della cultura, fu mecenate per Richard Wagner, e malgrado
un lungo fidanzamento con la sorella di Elisabetta d'Austria detta
Sissi, non si sposò mai.
Amante dei
castelli, alcuni dei quali rimasti incompiuti alla sua morte, il più
famoso è il castello di Neuschwastein, conosciuto in tutto il mondo.
WalT Disney, lo
prese come modello per il suo celebre film animato " La bella
addormentata nel bosco"
L'isola dei
maschi Herreninsel,
così chiamato perchè ospitava un convento di Agostiniani, si
contrappone all'altra isola del lago detta isola delle femmine,
fraueninsel, che ospita tuttora un convento di suore Benedettine.
Il castello
situato in una posizione splendida, viene definito la Versailles
Bavarese, la facciata è la copia esatta di quella di Versailles,
Ludovico II, aveva una devozione nei confronti del Re Sole, tanto che
il castello doveva essere un inno al re Luigi XIV, re di Francia.
Purtroppo la
morte prematura di Ludovico II, non ha consentito di terminare i
lavori, del progetto originario.
Possiamo
visitare nel nucleo centrale, lo scalone
d'onore, in parte riprende la scala degli
ambasciatori di Versailles ma ha una diversa impronta in quanto il
tetto è tutto di vetro, studiato per sfruttare il più possibile i
raggi solari
Le diverse
anticamere, tutte decorate, con stucchi e oro, e arredi prestigiosi,
il centro del castello è la camera da letto
di parata, usata solo la mattina e la sera,
in qualsiasi guida scritta, o da guide specializzate che accompagnano
durante il percorso, viene definita come uno scrigno di
ricchezze, dagli stucchi agli arredi, ai tessuti, tanta è la
bellezza che difficilmente si riesce a descrivere.
La sala del
consiglio è anch'essa sontuosa.
Ma il gioiello
del palazzo è la sala degli specchi, lunga
98metri, supera in lunghezza quella Versailles, secondo alcuni
esperti la copia supera in bellezza, di gran lunga l'originale .
In
quella giornata freddissima il sole entrava e filtrava da quelle
vetrate, rendeva questa sala bellissima, gli architetti che hanno
studiato la posizione di questo salone hanno saputo sfruttare
sopratutto la posizione della luce esterna, che attraverso le 117
finestre va a riflettersi sulla parete opposta composta di specchi,
nei giorni di sole da queste vetrate entra la magneficienza della
luce. Il soffitto ha degli affreschi che rappresentano le vittorie del
Re luigi XIV. Le pareti rivestite a stucco grigio chiaro e verde i 33
lampadari con 44 candelabri venivano
accesi esclusivamente in occasione delle visite reali, (sembra ci sia
stato solo una volta), il salone viene ora utilizzato per dei
concerti, per cui si trovano diverse poltroncine, questo fatto lo
rende meno affascinante.
Chi dall'interno, volge lo sguardo all'esterno trova un
panorama aggraziato dai giardini, unico neo per la stagione
invernale, le grandi fontane, non erano in funzione, erano
completamente coperte, per evitare danni causati dal gelo.
La
nostra visita continua, la sala della Guerra,
e la sala della Pace
non
abbiamo potuto visitarle.
Non
ricordo con esattezza quali fossero le altre camere ma ho fissata nella mente la sala da pranzo con il grande tavolo che attraverso una
speciale carrucola veniva portato fornito di ogni bene affinchè il
re non venisse disturbato mentre cenava.
Dalla
sala da pranzo si poteva ammirare il gabinetto delle porcellane di
Meissen, uscendo ci si trova nella piccola galleria d'angolo, attraverso lo scalone si ritorna al pian terreno
La
sala da bagno, è l'ultima stanza, una piscina in marmo bianco con
affreschi a tema, mentre lo spogliatoio è collegato con una scala
interna alla camera da letto, una parete di specchi riflette gli
intagli dorati della parete opposta dando l'impressione di essere in
una foresta dorata.
La
visita dello sfarzo è così terminata, continua con la visita al
museo che merita di essere visto, poi ritorniamo alla banchina
attendendo del traghetto,
che ci ha portato sull'isola delle femmine,
il freddo era talmente intenso che non abbiamo visitato quasi nulla
di quest'isola, siamo entrati nel negozio del convento delle suore
benedettine, abbiamo acquistato qualche pensierino e poi ci siamo
avviati di nuovo a prendere il traghetto che ci riportava a Prien e
poi al nostro albergo
Chiemsee nei miei ricordi è innevata come in questa fotografia
Posti stupendi, non solo anche le costruzioni, grazie Enrica, mi hai di nuovo illuminato, confesso la mia ignoranza, ma piano piano mi sto erudendo.
RispondiEliminaCiao brava. Anna B.
Enrica,finalmente ti ho beccata, dopo tanto cercare, ti ho trovata, i tuoi scritti mi fanno volare e sognare , perchè scrivi con la penna intinta nel cuore.GRAZIE ELISABETTA
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