il filo dei ricordi-racconti

lunedì 23 dicembre 2013

L'ISOLA DEI MASCHI E DELLE FEMMINE

Ho ricevuto una cartolina da Herrenchiemsee, un'isola del lago Chiemsee, situato a sud della Baviera.


Ci sono stata anche io, qualche anno fa, in occasione di una gita a Monaco di Baviera.
Ricordo che in quei giorni era particolarmente freddo, aspettavamo il traghetto, che da Prien ci portasse sull'isola, sotto i nostri piedi c'era il ghiaccio, il freddo era tagliente, appena scesi sull'isola dei maschi (chiamata appunto in tedesco herrenchiemsee), avevamo comunque un buon tratto di strada da percorrere a piedi, attraverso il parco prima di raggiungere il castello, facendo attenzione a non scivolare


Il castello,  in tedesco chiamato Neue Schloss Herrenchiemsee,  è stato l'ultimo progetto di Ludovico II di Baviera.



Ludovico II, governò per circa ventidue anni dal 1864 al 1886. Venne dichiarato pazzo, da medici che lo avevano giudicato senza averlo mai visitato, venne deposto dal ruolo di re, e morì in circostanze alquanto strane il giorno successivo.
Se la Baviera conta molti castelli, come eredità in architettura e storia, oggi meta di turisti, lo deve proprio a questo regnate eccentrico, amante del lusso e della cultura, fu mecenate per Richard Wagner, e malgrado un lungo fidanzamento con la sorella di Elisabetta d'Austria detta Sissi, non si sposò mai.



Amante dei castelli, alcuni dei quali rimasti incompiuti alla sua morte, il più famoso è il castello di Neuschwastein, conosciuto in tutto il mondo.
WalT Disney, lo prese come modello per il suo celebre film animato " La bella addormentata nel bosco"


L'isola dei maschi Herreninsel, così chiamato perchè ospitava un convento di Agostiniani, si contrappone all'altra isola del lago detta isola delle femmine, fraueninsel, che ospita tuttora un convento di suore Benedettine.
Il castello situato in una posizione splendida, viene definito la Versailles Bavarese, la facciata è la copia esatta di quella di Versailles, Ludovico II, aveva una devozione nei confronti del Re Sole, tanto che il castello doveva essere un inno al re Luigi XIV, re di Francia.
Purtroppo la morte prematura di Ludovico II, non ha consentito di terminare i lavori, del progetto originario.
Possiamo visitare nel nucleo centrale, lo scalone d'onore, in parte riprende la scala degli ambasciatori di Versailles ma ha una diversa impronta in quanto il tetto è tutto di vetro, studiato per sfruttare il più possibile i raggi solari


Le diverse anticamere, tutte decorate, con stucchi e oro, e arredi prestigiosi, il centro del castello è la camera da letto di parata, usata solo la mattina e la sera, in qualsiasi guida scritta, o da guide specializzate che accompagnano durante il percorso, viene definita come uno scrigno di ricchezze, dagli stucchi agli arredi, ai tessuti, tanta è la bellezza che difficilmente si riesce a descrivere.


La sala del consiglio è anch'essa sontuosa.


Ma il gioiello del palazzo è la sala degli specchi, lunga 98metri, supera in lunghezza quella Versailles, secondo alcuni esperti la copia supera in bellezza, di gran lunga l'originale .
In quella giornata freddissima il sole entrava e filtrava  da quelle vetrate, rendeva questa sala bellissima, gli architetti che hanno studiato la posizione di questo salone hanno saputo sfruttare sopratutto la posizione della luce esterna, che attraverso le 117 finestre va a riflettersi sulla parete opposta composta di specchi, nei giorni di sole da queste vetrate entra la magneficienza della luce. Il soffitto ha degli affreschi che rappresentano le vittorie del Re luigi XIV. Le pareti rivestite a stucco grigio chiaro e verde i 33 lampadari con 44 candelabri venivano accesi esclusivamente in occasione delle visite reali, (sembra ci sia stato solo una volta), il salone viene ora utilizzato per dei concerti, per cui si trovano diverse poltroncine, questo fatto lo rende meno affascinante.



Chi dall'interno, volge lo sguardo all'esterno trova un panorama aggraziato dai giardini, unico neo per la stagione invernale, le grandi fontane, non erano in funzione, erano completamente coperte, per evitare danni causati dal gelo.
La nostra visita continua, la sala della Guerra, e la sala della Pace
non abbiamo potuto visitarle.
Non ricordo con esattezza quali fossero le altre camere ma ho fissata nella mente la sala da pranzo con il grande tavolo che attraverso una speciale carrucola veniva portato fornito di ogni bene affinchè il re non venisse disturbato mentre cenava.


Dalla sala da pranzo si poteva ammirare il gabinetto delle porcellane di Meissen, uscendo ci si trova nella piccola galleria d'angolo, attraverso lo scalone si ritorna al pian terreno


La sala da bagno, è l'ultima stanza, una piscina in marmo bianco con affreschi a tema, mentre lo spogliatoio è collegato con una scala interna alla camera da letto, una parete di specchi riflette gli intagli dorati della parete opposta dando l'impressione di essere in una foresta dorata.



La visita dello sfarzo è così terminata, continua con la visita al museo che merita di essere visto, poi ritorniamo alla banchina attendendo del traghetto,



che ci ha portato  sull'isola delle femmine, il freddo era talmente intenso che non abbiamo visitato quasi nulla di quest'isola, siamo entrati nel negozio del convento delle suore benedettine, abbiamo acquistato qualche pensierino e poi ci siamo avviati di nuovo a prendere il traghetto che ci riportava a Prien e poi al nostro albergo 
Chiemsee nei miei ricordi  è innevata  come in questa fotografia



2 commenti:

  1. Posti stupendi, non solo anche le costruzioni, grazie Enrica, mi hai di nuovo illuminato, confesso la mia ignoranza, ma piano piano mi sto erudendo.
    Ciao brava. Anna B.

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  2. Enrica,finalmente ti ho beccata, dopo tanto cercare, ti ho trovata, i tuoi scritti mi fanno volare e sognare , perchè scrivi con la penna intinta nel cuore.GRAZIE ELISABETTA

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