il filo dei ricordi-racconti

martedì 3 dicembre 2013

LA POZZA, UNA CHIESETTA E STARE INSIEME


LA POZZA, UNA CHIESETTA E STARE INSIEME

Dopo parecchi anni, senza vederci con Marisa, ex colleghe di lavoro ,abbiamo di nuovo ritrovato il feeling che da ragazze ci aveva fatto diventare amiche. Pur essendo diverse nel modo di pensare e nel modo di agire.
In settimana il mio cellulare squilla,
è Marisa, sbrigativa come sempre dice:
- "Vado ancora a Isolaccia per motivi personali se vuoi venire andiamo il mattino e torniamo la sera ".
Mi prende alla sprovvista, anche perchè,ho problemi ai piedi e alla schiena, ho paura di non sentirmi bene, la sua risposta è:
-"ci aggiorniamo sabato".
Ore 12,30 di sabato, squilla il telefono:



" Ciao domani mattina si parte, se proprio stai male, stai a casa, altrimenti fai uno sforzo, perchè a causa di alcuni contrattempi, qualcuno non può venire".
Non voglio lasciarla andare da sola, così decido di andarci comunque, le previsioni del tempo sono buone.
Il giorno dopo, alle sette si parte, con noi viene anche Emanuela che non conosco, abbiamo parlato di tutto un po', ci siamo fermate a far colazione, abbiamo raggiunto il passo del Foscagno alle ore 10,30 , essendo zona franca il pieno dell'auto è d'obbligo, la benzina domenica costava euro = 1,03 al litro, poi abbiamo fatto qualche acquisto e siamo scesi verso Livigno.




Un po' di foto, e ci avviavamo verso Isolaccia dove Lucia ci aspettava per il pranzo.



Altre foto, battute e poi siamo arrivati, ci attendevano tagliatelle al ragù con finferli, e sciat con bresaola e insalatina



un caffè e ripartiamo, la chiesetta di un paesino della zona circostante che , sembra dipinta tra le montagne, ci sta aspettando.



E' la chiesa di Pedenosso, un piccolo centro, che d'estate è meta di turisti/ escursionisti, d'inverno una buona località sciistica con parecchie piste da sci, fa parte del Parco Nazionale dello Stelvio


 La chiesa di Pedenosso, è in una particolare posizione panoramica, proprio sopra uno sperone di roccia , dove domina dall'alto tutta la Valdidentro, e le montagne intorno fanno parte della catena del "Cima Piazzi", è la struttura che è davvero particolare, salendo una scalinata si è convinti di entrare nella chiesa, ma invece ci si trova un corridoio in ciotolato, 




che girando in circolare abbraccia tutta la struttura della chiesa, con finestre che permettono di ammirare il panorama sottostante dal lato destro mentre dal lato sinistro le montagne che svettano alte. Attraverso un portale decorato molto bello si accede alla chiesa.
Purtroppo è un po buia e non riesco a fotografare come vorrei, ma è davvero, davvero molto bella e particolare, un soffitto a cassettoni 


intarsiati rende l'ambiente austero, e intimo, non freddo e distante, e opulento , dove lo sfarzo quasi stona con il luogo di preghiera.
La chiesa è dedicata ai Santi Martino e Urbano
Si riparte e giungiamo alla pozza di Leonardo, così chiamata, un sentiero che si innoltra nel bosco, non molto lungo, una parte di questo passaggio è stata cementata si allunga accanto ad una parete rocciosa a strapiombo sul torrente, non è molto alto, le mie amiche erano davanti a me, andavano spedite, poi un piccolo ponticciolo, che non aveva nulla a cui afferrarsi, devo dire che per piccolo che fosse...ho provato un senso di paura, ma piano piano l'ho superato, molto piano per la verità.
 Siamo arrivate alla pozza, c'erano parecchie persone, bambini immersi in questa piscina naturale di acqua termale calda, mentre dai canaloni dalle montagne scendevano le stalattiti di ghiaccio, dalla pozza il vapore caldo si alzava, a fianco il fiume Adda scorreva bello gonfio.
Siamo entrate e ci siamo state un po, ma poi dovevamo rientrare alle nostre case e lasciare spazio anche alle altre persone.
Dicono sia emozionante di notte, fare il bagno nella pozza illuminata tutto intorno dalla luce delle candele.. Ci siamo rivestite non senza un po' di imbarazzo, da parte mia, mi hanno aiutato le mie amiche visto i miei problemi con i piedi e la schiena, e siamo ritornate all'auto.
Un'esperienza nuova, un po trasgressiva, o forse no, ma è stata una giornata speciale. A Sondalo abbiamo fatto una sosta per salutare una persona, che purtroppo è ricoverata, anche l'ospedale ha però un lato positivo, le montagne tutte intorno.
Dalle finestre delle camere si gode un panorama che è qualcosa di veramente bello.
Questa particolare aria aiuta molto chi per una malattia è debilitato....
Il ritorno a casa, mentre dall'auto in lontananza si vedevano  le chiese, ruderi, torri di guardia, e qualche piccolo castello illuminato,  con le nostre chiacchiere e le nostre risate, non è sembrato lungo, davvero una giornata in serenità.
Con Emanuela ci siamo chieste l'amicizia in un network virtuale e ci siamo sentite, cosa dire.... se non.... Grazie Marisa





2 commenti:

  1. Enrica, ho seguito la tua diatriba, di ieri nel bosco, mi spiace, so che tu scrivi col cuore e sei diretta, e non puoi piacere a tutti, io fino a poco tempo fa ti ho chiesto di tornare nel bosco, non lo farò mai più, allontanati da chi so per certo ti sta facendo soffrire, ho avuto collocquio molto approfondito questa mattina con un'amica che hai in eldy, che tanto ti stima, non sanno più che pesci pigliare, per questo motivo viene elogiato un racconto che non ha ne capo e ne coda, ferma anche il tuo compagno, che non ha paura di nulla, in eldy le persone come voi sono sole, tante le critiche di cui voi vi siete fatti paladini, le ho sentite anche io, lascia chi crede di essere e continua per la tua strada,su questi bei monti dove mi hai accompagnato anche oggi....un saluto cordiale da un vecchio, che non può purtroppo aiutarti se non con le parole

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  2. E' difficile rispondere, anche perchè mi piacerebbe capire chi sei, sai tante cose e non so con chi hai parlato, forse queste critiche, o queste certezze dovresti pubblicarle DIRETTAMENTE IN BOSCO, siete in tanti che si lamentano ma nessuno di Voi, ha il coraggio o la forza di dire apertamente quel che ritiene sia giusto, non siete tutti così anziani, si parla di libertà, invece sembra sia un regime totalitario dove solo a pochi è concesso il diritto di critica e di replica, ma questo è solo un mio pensier, tantè che ho preferito uscirne, se non ti piace non devi fare altro, uscirne

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