il filo dei ricordi-racconti

lunedì 19 agosto 2013

IL PARCO SCHERRER

                                     
                                IL PARCO SCHERRER


C'è un posto che ho visto un po' di tempo fa, che ho trovato bellissimo.
 In occasione di una recente visita di una amica, ci sono tornata, mi era talmente tanto piaciuto, che volevo farlo vedere, ma mi ha un po' deluso, sarà che la fioritura di maggio è passata, che il caldo torrido di queste settimane, ha sicuramente influito sulla vegetazione, che in questo periodo ci siano le vacanze estive, per cui la manutenzione è minore, ma il mio entusiasmo è un po' sfiorito come le ortensie che abbiamo incontrato durante la visita, malgrado questo, vale comunque la pena di visitare, ogni volta si scopre un qualcosa in più, che la volta precedente non si era visto o notato.
Nel 1930 il commerciante di tessuti Artur Scherrer, costruì il suo giardino da sogno.
In una porzione di terra bagnata dal lago, ai piedi del monte Abostora, dove viene ancora coltivata la vite, che poi diventa vino di merlot, proprio a strapiombo sul lago, c'è il paese di Morcote.


In un tratto di terra, dove il clima mite è invidiato, dove i venti freddi del nord sembrano venir banditi, tanto da permettere ad alcune piante tropicali, e subtropicali di poter dare il loro contributo in fioriture colorate e profumi particolari, sorge il parco Scherrer , il panorama attorno ci dice che di fronte abbiamo il golfo Italiano del Ceresio, le montagne del Varesotto e in una giornata limpida si può vedere anche la pianura Padana.


 Un quadro che davvero incanta gli occhi, saliamo per questi ronchi, attraverso scalette e troviamo cedri, palme, camelie, glicini, oleandri, eucalipti, magnolie, aranci, limoni, azalee e bambù.
Nei viaggi che effettuava per motivi di lavoro Artur Scherrer aveva raccolto tantissimi ricordi, souvenir dei tanti viaggi, oltre alla vegetazione dei luoghi da lui visitati. Non si accontentava di riproduzioni o di una stampa. Salendo per queste scalette numerate che ci indicano il percorso troviamo le simmetrie e gli aspetti del rinascimento Italiano che danno ai giardini l'effetto di sembrare più ampi, e variegati, poi salendo di pianoro in pianoro ci troviamo nel mondo greco e romano, siamo sorvegliati da statue di Venere, Ercole, Giunone e Giove,  tra piante di azalee.Poco più in alto siamo nell'antica Grecia, abbiamo di fronte la riproduzione dell'Eretteo, in questo caso fatto in pietra di Vicenza, è la riproduzione del secondo tempio dell'acropoli di Atene.


Basta spostarsi di poco e in un'altro pianoro costeggiando aceri rossie bambù troviamo la riproduzione di una casa da thè in stile giapponese, più avanti un serpente orientaleggiante in pietra vigila sulla statua del Buddha.


 La rappresentazione della casa Thailandese.
Nella palazzina indiana troviamo elefanti e guardando da questo terrazzo la vista è impagabile, stiamo attraversando l' India ma, poco dopo......


Giungiamo nell'antico Egitto davanti alla riproduzione fedele dedicata alla regina Nefertiti che col marito Akhenaton cercò di imporre il culto del sole, particolare molto amato da Artur Scherrer e riproposto sopratutto in questa parte di parco.




Rimane incompiuta la casa araba, ma che comunque, riesce a suscitare in chi la guarda delle sensazioni bellissime, colori bellissimi, e oggetti particolari, che danno l'impressione dell'irraggiungibile
Abbiamo girato per tutti i continenti scavalcandoli e raggiungendo infine l'oriente dove il sole aveva il potere di incantare, una persona come Artur Scherrer.

Il sole, in questa parte del parco diventa il tema dominante, un giro nel mondo antico e moderno dove la cultura viene rappresentata e non raccontata, spiegata attraverso gli oggetti diversi,e colorata adornata da tante piante particolari, abbellita da piscine e da templi dedicati nell'antichità alle divinità.
Un tour dove la geografia la storia e la cultura e la botanica raccontano senza dire una sola parola. Avvicinandoci all'uscita, fa bella mostra la casa Ticinese, per farci ricordare dove ci troviamo.


Un signore che era diventato qualcuno creando abiti e girando il mondo, ha voluto lasciare al Comune questo gioiello fatto di fauni,leoni e sibille, di pietra che invitano ad entrare ed ammirare come se fosse un mondo irreale.

5 commenti:

  1. quella villa sulle sponde del lago è pari a un giordino botanico,poi quando si è in compagnia di due fiori tutto ciò che che vedi è fiorito

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  2. anche questa volta, sei riuscita a coinvolgermi in un pezzo di storia vera, e vissuta, grazie Elisabetta

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  3. Ancora una volta sei riuscita a farmi volare ,grazie Enrica un abbraccio elisabetta

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  4. Cara Enrica, partecipare alle tue gite è un bene dell'anima. Grazie.

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