il filo dei ricordi-racconti

mercoledì 28 agosto 2013

LE CAMPANE DI MONTAGNA



Sono le cinque del mattino, del mese di agosto, sono in una camera d'albergo, semplice, pulito, e con un letto comodo, eppure sono sveglia come sempre a quest'ora.
Dalla tenda leggermente scostata mi rendo conto che piove, cerco di stare ferma il più possibile, per non disturbare chi dorme accanto a me, solitamente dormo poco, questa volta però, il mal di schiena non mi da tregua, se fossi a casa mi alzerei e cambierei ambiente, mi sdraierei sul divano o camminerei un po, ma qui non posso e non voglio disturbare.


Chiudo gli occhi, il tempo sembra essersi fermato, poi sento le campane della chiesa che sta proprio dietro il nostro albergo, non hanno un suono che disturba, anzi è un suono dolce lieve che sembra si allunghi.
Dopo pochi attimi e sento altri suoni, mi sembrano una melodia, suonata da diversi strumenti, sento il suono di più campane.


Sarà il silenzio che c'è tra queste vallate, saranno le correnti d'aria che portano questo suono lieve e dolce ma, io non ricordo di avere mai sentito una melodia simile.
Non sono in preda alle allucinazioni, le sto sentendo veramente, le campane della valle, hanno un suono talmente bello e lieve.
Quando sono a casa forse, non sento nemmeno le campane, non so nemmeno distinguere i suoni, che hanno pur sempre una motivazione
.

Nei secoli antichi servivano come saluto a chi andava in guerra, per segnalare la fine della guerra, un suono i giorni di festa, un'altro per avvisare la popolazione quando un componente della comunità veniva a mancare. 
 Il Venerdì Santo le campane hanno un suono mesto. 
E' lo scandire delle ore che mi ha stupito, non so quanti fossero i campanili, ma vi posso assicurare che il suono delle campane questa mattina, era un concerto molto ma molto bello, non si trattava di echi, erano proprio suoni diversi, che facevano una melodia.
Avevo quasi timore a parlarne, ho pensato che avrei fatto la figura della folle, ma poi ho osato chiedere alla reception.
 Con mia sorpresa, mi dicono che è una caratteristica della montagna.



Si tratta di un giro d'aria, capita poche volte in un anno, è un fenomeno di bassa pressione che trasporta il suono delle campane, per la valle e ne fa una dolce melodia.


Non so dire se sono stata fortunata perchè ho sentito le campane, o malandata perchè avevo un mal di schiena atroce che mi ha tenuta sveglia.
Una cosa è certa se avessi dormito non avrei sentito nulla.

Nelle ore successive non ho sentito più lo stesso suono perchè erano cambiate le condizioni atmosferiche,un concerto suonato da campane in Val di Fiemme
suonato solo per pochi rintocchi, quasi una magia. 
Una valle molto bella sia nella stagione estiva  che in quella invernale 




Il cielo carico di pioggia ci veniva incontro mentre tornavamo a casa, lasciando la valle, come un guardiano che controlla chi entra e chi esce.





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