Oggi, nel
blog di un'amica virtuale ho letto che il 23 gennaio 1932 in Italia
veniva pubblicato il primo numero della famosa
"Settimana
Enigmistica".
In realtà,
il primo cruciverba venne pubblicato in America, il 21 dicembre 1913,
in un supplemento del giornale New York World. Era un supplemento
domenicale chiamato Fun (divertimento) con giochi vignette e
racconti e in occasione delle feste natalizie a cui venne inserito
il Word Cross Puzzle, creato da Artuhur Wynne. Il primo cruciverba
aveva forma di diamante, non aveva caselle nere, nel tempo si è poi
evoluto.
In Italia
invece fu l'inventiva di un nobile di origine sarda, Giorgio Sisini
di Sorso, conte di SantAndrea, che ci ha permesso di gioire di questo
piccolo giornale.
I nobili
Sorso, sono una dinastia di nobili, che pur essendo legati nei
secoli, alla terra di Sardegna, non hanno mai disdegnato
l'imprenditoria.
Il conte
Francesco Sisini Sorso, papà di Giorgio, dopo essersi laureato in
ingenieria a Milano fu un esperto di agricoltura, tanto da divenire
un innovativo imprenditore, importatore e promotore di mezzi agricoli
moderni, per permettere alla propria terra la lavorazione seguendo
un percorso di modernizzazione, nella sola Cagliari aveva aperto tre
negozi di macchinari agricoli.
Francesco
Sisini era un uomo attaccato alle proprie radici, colto, raffinato,
con i piedi ben saldati a terra vedeva nella terra la propria
"cartella di credito". Le parole che trasmetteva al figlio
erano queste:
«La
moralità di domani non è quella mia e della Sardegna, tu porti a
Milano l'onestà della nostra casa».
Poi come
spesso accade, i figli fanno scelte diverse dalle aspettative dei
genitori.
Il conte
Giorgio, uno spirito libero con l'interesse per tante attività, e
sopratutto con tanta voglia di conoscere il mondo, incontra a Vienna
una ragazza di cui si innamora Idell Breitenfeld, per tutti Ida.
Il padre
Francesco non accetta questo amore e nel 1930 caccia il figlio di
casa
In una
stanza di albergo dell'Hotel Sardegna di Cagliari, nasce l'idea della
settimana enigmistica, Ida era già a conoscenza di enigmistica e di
rebus, con il suo Giorgio e con l'aiuto economico di un parente,
coetaneo e amico di infanzia iniziarono a muovere i primi passi,
anche se non mancarono le delusioni e le sconfitte.
Si
trasferirono a Milano, dove il giornale si sviluppò", fino a
fondare una rivista specifica.
Il 23 gennaio 1932, uscì nelle
edicole, con grande succeso, e tutti si innamorarono di quelle sedici
pagine in bianco e nero, ricche di parole crociate, rebus passatempi
e vignette,al costo di 50 centesimi di lire;
sulla copertina era disegnata l'immagine dell'attrice messicana Lupe
Velez ottenuta
sagomando le caselle nere del cruciverba. Ha avuto una sola
interruzione alla sua uscita a cadenza settimanale: il numero 694 del
14 luglio1945
uscì
dopo due mesi e mezzo a causa degli eventi bellici (fonte web)
Il conte
Giorgio Sisini sposò la sua Ida e l'amò per tutta la vita continuò
a ideare cruciverba per circa quarant'anni, fino alla sua morte.
Dopo di lui
si alternarono i più valenti enigmisti italiani, come Piero
Bartezzaghi e Giancarlo Brighenti, considerati gli
artefici storici della Settimana Enigmistica.
Nei malati
di alzheimer, i medici specialisti della malattia consigliano al
paziente l'uso della settimana enigmistica, uno studio ha dimostrato
che i soggetti che con la lettura, i rebus e le parole crociate
mantengono attive le attività cognitive allontanando l'insorgenza
dell'alzheimer....
Detto ciò è
bene ricordare che la malattia di Alzheimer è una patologia
complessa, multifattoriale: tenere in allenamento la mente è solo
uno dei fattori coinvolti.
Fare i
cruciverba tutta la vita insomma non dà la garanzia di non
ammalarsi; di certo però è un primo passo per arrivare con il
cervello più in forma alla terza età.
Tanti sono
gli anni passati dal primo numero, ma il sabato mattina recandoci
all'edicola siamo sicuri di trovare il nostro giornalino semplice,
(senza pubblicità e foto di donne avvenenti che pubblicizzano
un'auto o un silicone), e istruttivo.
Il giornale
esce in realtà al giovedì ma il sbato si ha la certezza che è
stato coperto tutto il territorio Italiano, anche all'estero.
La forza
della Settimana enigmistica, è quella di aver mantenuto inalterate
le posizioni di diversi giochi, permettendo così ai propri lettori,
di trovare nella stessa pagina gli appuntamenti a cui sono
affezionati, pur avendo in alcune occasioni rinnovato e ampliato i
propri orizzonti, vedi per esempio il Sudoku, o i concorsi che
settimanalmente propone.
Insomma la
settimana enigmistica ci insegna, con rubriche e quiz stimola il
nostro intelletto e sopratutto ci fa compagnia in modo intelligente.
.
Complimenti Enrica ,ben fatto ,completo e con notizie interessanti .Grazie amica mia da Angelica
RispondiEliminaNotizie interessanti, che per me erano inedite. Bell'articolo Enrica. BRAVISSIMA.
RispondiEliminaanna b.
grazie
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