IL
SALE
In
quasi tutte le gite che io ho fatto, quando le guide ci raccontano
oltre alla posizione geografica, le curiosità delle zone, e la
storia, spesso, molto spesso, ci fanno notare un filo conduttore che
lega queste zone a volte anche all'estero, con la nosta Italia.
Si
potrebbe pensare, a guerre, oppure a delle conquiste, alle scienze,
all'arte, e invece è un prodotto che noi abitualmente usiamo tutti
i giorni, e che è in tutte le nostre case: "IL SALE".
Il
comunissimo sale da cucina, ha origini antichissime, prima ancora di
essere usato per cucinare, era un conservante naturale.
Secondo
le informazioni che ho acquisito, già nel neolitico, circa 10.000
anni fa circa, l'uomo cominciava la sua evoluzione, da cacciatore
diventava anche agricoltore e allevatore, aveva la necessità di
poter conservare, sopratutto carne e pesce, e ci riusciva attraverso
la salatura degli alimenti.
Il
sale, o Cloruro di Sodio, diventava così indispensabile per la
conservazione dei cibi deteriorabili, nel corso dei secoli, divenne
anche un elemento importante per la cucina, i molti cereali
coltivati, erano poveri di sale, per cui iniziò il cambiamento del
gusto, affinchè divenne un elemento a cui era impossibile
rinunciare, per dare sapore alle pietanze sia nella preparazione che
nella cottura.
Quanti cibi devono la loro creazione grazie al sale, partendo dal "Garum"degli antichi romani fatto dalla miscelazione di interiora di pesce con il sale, alla bottarga, al caviale, all'aringa salata, al tabasco, alla pasta d'acciughe, al merluzzo.
E'
un composto chimico, esistono tanti tipi di sale, quello usato
comunemente in cucina, viene estratto dal mare e viene denominato
sale marino, o da miniere terrestri, in questo caso viene chiamato
salgemma.
Le
popolazioni che abitavano lungo le coste europee in tempi antichi
producevano limitate quantità di sale, facendo bollire l’acqua di
mare sino ad ottenere la cristallizzazione ed il deposito del sale.
Tutte
le civiltà della Terra hanno avuto un rapporto con questo elemento
importantissimo, per le nostre diete alimentari: non possiamo vivere
senza il comune sale da cucina, in quanto regola molte delle nostre
funzioni vitali.
Col passare del tempo grazie l'ingegno dell'uomo
comparve un metodo di produzione più veloce: quello delle grandi
saline ad evaporazione solare.
L’acqua marina, raccolta in grandi
vasche artificiali disposte in prossimità dei litorali, evaporava
naturalmente permettendo così la concentrazione del cloruro di
sodio.
Estese
saline di questo tipo sono note presso le popolazioni italiche, ma
furono sicuramente i Romani a fare della produzione del sale una vera
e propria industria di cui detenevano il monopolio.
Come
ricordano le fonti antiche in molte zone delle coste italiane erano
occupate da impianti per la produzione del sale; i più importanti
furono, probabilmente, quelli situati vicino a Roma in prossimità
delle foce del Tevere. Si tratta delle saline di Ostia e di quelle,
di origine etrusca, collocate presso la moderna Fiumicino e note
nell’ antichità. Scavi
archeologici attualmente in corso intorno all’Aeroporto Leonardo da
Vinci (Fiumicino) stanno riportando in luce le canalizzazioni, le
vasche di evaporazione e le infrastrutture produttive che
costituivano il cuore delCampus
Salinarum Romanarum.
Più
l'uomo perfezionava la tecnica per la produzione, più miglioravano
le tecniche per la conservazione.
Il
sale, dunque, condizionò profondamente lo sviluppo delle società
antiche; la sua centralità nella vita dell’uomo è largamente
testimoniata nella letteratura, nella mitologia e nelle religioni.
I
primi ad usarlo furono i Celti, per conservare il cibo, dato che
occupavano le terre comprese tra la Francia meridionale e Salisburgo,
che erano ricche di sale. In Egitto
era
importante nel processo di mummificazione.
I Maya, lo usavano
mischiato a miele od olio per preparare medicine.
Gli Ebrei e i
Greci lo usavano durante i sacrifici, come anche le sacerdotesse
romane chiamate vestali che con la salamoia salavano la "mola"
( una focaccia sacra) sacrificale. Furono i Romani
e
le popolazioni del Salento ad usarlo come moneta di scambio.
Nel
mondo romano si offriva del sale ai Penati, spiriti protettori della
casa e della famiglia, e veniva dato del sale ai soldati come parte
della loro paga (da questo deriva la parola "salario").
Utile
per disinfettare, viene usato per purificare
Nella civiltà
cristiana si metteva del sale nella bocca del battezzato.
Generalmente
la frase " il sale della terra" è il riferimento a
qualcosa che aiuta a preservare
Rappresenta la saggezza, l'
incorruttibilità, l' eternità. La frase avere un sale in zucca, è
sinonimo di acume, di responsabilità nell'agire, oppure si è soliti
dire usare "con un pizzico di buon senso".
Se scagliato
porta sfortuna agli altri, se fatto cadere per terra a noi stessi (in
quanto era costoso).
Nell’epoca
delle colonizzazioni gli schiavi venivano comprati anche con blocchi
di sale.
l
monaci nel medioevo portavano i malati nelle caverne di sale e
lasciavano che respirassero particelle di sale.
Si metteva nelle
culle per proteggere i neonati, nella tasca sinistra dello sposo (nei
Pirenei), sulle scarpe della sposa (in Germania), sul palcoscenico
per proteggere gli attori (in Giappone).
Quante parole latine
hanno la stessa radice della parola" Sal: salve (augurare
un'ottima salute),salus (salute), salubritas (sanità), salario,
salsiccia, salame (dal latino salare) e persino insalata (dall'uso
degli antichi romani si salare le verdure per attenuarne il gusto
amaro).
Anche il nome della città austriaca di Salisburgo deriva
da Sal per le sue miniere di sale, come anche l'Alsazia che era
chiamata "Terra del Sale".
Il sale ha da sempre creato
un contatto tra le varie culture: quelle capaci di produrlo potevano
offrirlo a quelle carenti, stabilendo rapporti commerciali.
Ben
nota è anche la strada che proprio dal sale prendeva il suo nome,
laVia Salaria, attraverso la quale questo prodotto giungeva da Roma
sino alle zone più interne della penisola.
Ma
non era la sola via del sale, erano considerate vie del sale anche le
rotte di navigazione, utilizzate nell'antichità dai mercanti.
Marco
Polo racconta, nel Milione, come il sale fosse moneta di scambio al
pari dell’oro e di fondamentale importanza nell’economia della
Serenissima che lo commercializzava tracciando delle vere e proprie
“rotte del sale”; ancor’oggi si possono ammirare i Magazzini
del Sale opera di ingenti dimensioni costruita nel punto strategico
della città e adibita all’approdo delle imbarcazioni della potente
repubblica marinara.
n
Italia i popoli emiliani, lombardi, e piemontesi avevano ognuno una
propria rete per spostarsi, dai vari centri abitati, punti di
partenza delle pianure e delle colline, si sono andati formando dei
sentieri, delle vie, delle mulattiere, attraverso le quali gli uomini
dell’entroterra viaggiavano per andare a comprare il sale dagli
uomini di mare. Erano dunque degli stretti sentieri, impercorribili
con i carri, che arrivavano a tratti fin sopra il crinale delle
montagne.
Per
percorrerli gli uomini erano soliti fare uso dei muli, trasportavano
merci riso, vino, lana e armi,che barattavano con l'oro bianco così
definito.
Insieme
al sale, giungevano a nord anche il pesce e l'olio e le acciughe ecco
perchè se ne trovano così tante nella "bagna cauda!"
Le
vie del Sale principali partono dal Piemonte, a sua volta collegato
con la Provenza, dall’Emilia, dalla Lombardia , scendendo a
Domodossola, risalendo la Valle Bognanco, superando il passo del
Sempione per raggiungere Briga nel Cantone svizzero Vallese,
Mettendo
in comunicazione la Pianura Padana con la Liguria, i sentieri erano
snodo di incontri tra le varie regioni.
In
epoca medievale questa strada oltrepadana era diventata
particolarmente importante; i commerci si accrescevano e le famiglie
potenti, come i Malaspina, si arricchivano,
considerando che il sale era paragonato come valore all'ambra, alle
spezie e alla seta. Ne
approfittavano chiedendo ai passanti e ai commercianti il pagamento
di dazi e gabelle, tanto era il valore delle merci trasportate, tanto
si doveva pagare.
Fino
al 1975, in Italia, si pagò un'imposta sul sale.
La
Via del sale nel suo tratto più facilmente percorribile, che
dall’ abitato di Varzi porta a Genova, è diventata un luogo di
transito per pellegrini e amanti della natura,nonché punto di
interesse per storici e appassionati del territorio. Sono necessari
tre giorni, tra rifugi dimenticati e piccoli borghi, con il
silenzio, la natura incontaminata e le viste spettacolari dalle
piccole montagne.
Esistono
in commercio più tipi di sale, dalle caratteristiche differenti
quali il colore, la capacità di salare, la percentuale di altri
elementi (potassio, magnesio), e dalla provenienza.
I più
conosciuti sono quello rosa
dell'Himalaya,
quello azzurro
dell'Iran,
quello hawaiano
rosso(ALEA
ROUGE dal profumo di nocciola) o nero
(di origine lavica), quello viola
indiano(digestivo)
o quello affumicato
americano.