il filo dei ricordi-racconti

domenica 1 giugno 2014

Renoir

Pierre August Renoir

Ci sono quadri che ti rimangono dentro, ti trasmettono delle sensazioni, questo mi capita con alcune opere, mi sono rimaste dentro la mente, guardandoli, la mia fantasia ha iniziato a volare, bastano poche tele esposte, in una qualsiasi mostra.
In un periodo di cambiamento, erano gli anni in cui si sperimentavano nuovi modi di dipingere, i pittori nella loro diversità volevano raccontare il mondo attraverso la vita reale, mettere sulla tela l'attimo fuggente.
Al café Guerbois, nel quartiere di Batignolles a Parigi, si riuniva, un gruppo di pittori, che mantenendo comunque la diversità del proprio essere, rappresentavano una miriade di atteggiamenti che il soggetto assumeva a seconda dei vari momenti, che si susseguivano durante le pose, gli occhi non avevano mai la stessa espressione, i movimenti non davano l'atteggiamento di un solo gesto, un contributo al movimento che si trova in nei quadri di questi pittori.
Il movimento dell'Impressionismo.
Stasera, il pensiero va ad alcuni quadri di Pierre Auguste Renoir, definito il pittore della vita vissuta.
"Magro, nervoso, povero, ma vivace e pieno di irresistibile allegria che trasmetteva anche nei suoi quadri


Infatti si concentra e rappresenta sempre, la concretezza delle figure.
Queste opere parlano a chi le guarda, e ad ognuno di noi, a seconda della nostra sensibilità, mandano un messaggio diverso.
Sono tutti molto belli, i quadri di Renoir, il quadro che ho visto a Verona, 




il " Ballo a Bougival", esprime la gioia di vivere, la bellezza del movimento, da alla donna un'aria innocente, mentre l'uomo assume un ruolo misterioso, avendo in parte il viso coperto, sembra sussurrare all'orecchio della dama, si ha l'impressione di percepire, il senso di piacere della coppia che balla mentre tutto intorno è quasi sbiadito.
Pierre A. Renoir apprezzava la bellezza, e amava le donne, fissava sulla tela, il ricordo di tutto ciò che vedeva, riproducendo con successo le attività di svago quotidiano di Parigi, gente nei caffè, sale da concerto, vita a Montmartre, escursioni e gite in campagna.


Per poter vivere si adattò e ripiegò sui ritratti, alcuni divennero dei capolavori, "Le muolin e la Gallette",


 e "Madame Georges Charpentier e i suoi bambini"


Molte delle sue modelle divennero le sue amanti,
Lise Trehot



Henriette Henriot,



Marguerite Legrand,(Margot)
        


Jeanne Samar disse:






"Renoir ... si sposa con tutte le donne che dipinge... ma solo con il suo pennello"
Renoir amava guardare le donne, sentire il loro chiacchiericcio, vivace e gli abiti svolazzanti


Aline Charigot
che poi divenne sua moglie, si sposarono nel 1890.


Ritrasse la moglie in tutte le fasi della sua esistenza














Il primo dei loro figli, Pierre, nacque nel 1885, anche se non erano sposati formalmente. Il secondo figlio, Jean (che divenne un notissimo regista cinematografico), nacque nel 1894 e il terzo, Claude, nel 1901.



Aline, che era originaria da Essoyes in Champagne, gli fece conoscere la sua campagna natale nel 1888. Renoir se ne innamorò ed acquistò una casa ad Essoyes, dove passò trenta delle sue estati.



Suzanne Valadon:

emancipata e libertina non riuscì però a conquistare completamente  Renoir anche se  la loro relazione continuò malgrado il matrimonio con Aline

                                         
JulieManet




Gabrielle Renard





Andrèè Madeleine Heusling




Renoir non si è mai separato dal suo pennello, non era un semplice oggetto, ma una parte del suo corpo, e della sua testa, quando in età avanzata, un'artrite deformante lo limiterà di molto nell'uso delle mani, preferì farsi legare il pennello al polso pur di evitare di smettere di dipingere.


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