il filo dei ricordi-racconti

sabato 27 luglio 2013

Bruno Vallino Una telefonata una sorpresa

        UNA TELEFONATA , UNA SORPRESA


E' sabato mattina, sono le ore 9 e 30 sono ancora in pigiama mi sono alzata più tardi rispetto al solito,  squilla il telefonino, guardo chi può essere, ma non conosco il numero, il pensiero, è che potrebbe essere qualcuno che mi contatta per un lavoro,visto le tante domande fatte. Invece è una sorpresa che mai mi sarei aspettata. E un amico virtuale, ci siamo scambiati il numero, perchè erano subentrati problemi di salute, ma mai ci siamo chiamati,  quotidianamente ci scambiavamo i saluti, e le informazioni....dal pc
E' un pittore, e mi dice che si è iscritto ad un concorso in Svizzera  precisamente ad Ascona,  purtroppo, non sapeva che da aprile 2013, la normativa per portare in Svizzera dei quadri è cambiata e per cui gli agenti della guardia di Finanza, non gli permettono di superare la dogana.
Mi  chiede se abito molto lontano da dove si trova lui, se posso tenergli i quadri che ha nell'auto, perchè domenica cioè il giorno dopo, ha un'altro concorso e una piccola esposizione dei suoi lavori in un paesino sul lago di Como.
Rispondo che non sono molto distante da dove è lui,  ma che mi devo ancora vestire, di darmi un attimo di tempo e lo raggiungo io.....
In tutta velocità mi preparo, salgo in auto, ma  la strada che porta al valico Internazionale  per la Svizzera, è frequentata da tanti turisti  e  da tanti svizzeri che vengono in Italia a fare la spesa, che poi ritornano a casa,  per cui,  c'è abbastanza traffico. Arrivata a destinazione, lo richiamo al cellulare, dico il colore della mia auto e mi risponde " sono alla tua sinistra" lo intravedo faccio la rotonda e posteggio.
Dice se può caricare tutto  sulla mia auto, che è in ritardo, e ripasserà questa sera a prendere i quadri , che ha trovato un B&B sul lago per passare la notte, Mentre il suo allievo Silvio,  carica i quadri  sulla mia auto, io do gli estremi per raggiungermi in serata.
Torno a casa, metto i quadri in una cameretta ormai inutilizzata e continuo le mie faccende, si fa tardi  decido di preparare  qualcosa da mangiare per la sera.
Se mai volessero, potranno fermarsi con me e Riccardo a cena.
Verso le 21 ricevo una telefonata, siamo nel tuo paese mi dicono, do nuove indicazioni,  Riccardo gli va incontro a piedi.


Sono arrivati , accettano volentieri di mangiare con noi, e si parla di tutto un po’. Naturalmente sono stanchi, ma soddisfatti, uno di loro, l’allievo Silvio, ha fatto il quarto posto nel concorso di Ascona, sono soddisfazioni,  per l’allievo ma anche per il maestro . Ci salutiamo con l’accordo di incontrarci in quel di Torno, paesino del Lago di Como, domani in giornata.
       





Il giorno dopo, ci siamo recati a Torno, sulla sponda  occidentale del lago di Como. E' il ramo meno frequentato, caratterizzato da rocce a strapiombo e piccole spiaggie di ghiaia  Facciamo una fatica enorme a trovare un parcheggio per l’auto e dopo più di un chilometro dal paese riusciamo a trovare uno spiazzo. Ritorniamo a piedi,  Torno, conserva le caratteristiche del borgo medievale, con alcuni aspetti architettonici rimasti quasi integri.



 Nella parte bassa del paese  proprio  affacciata sul  porticciolo, troviamo  la chiesa Parrocchiale di Santa Tecla , con tratti rinascimentali e un importante affresco del 1500 all’interno, il cosiddetto Uomo dei dolori, e un  Compianto in legno scolpito. Nella parte alta invece, la trecentesca Chiesa di San Giovanni, con un bel campanile romanico e un portale rinascimentale in marmo con statue e rilievi.

Lungo la riva del lago, in posizione separata rispetto al nucleo abitato e immersa in una fitta vegetazione,  sorge la Villa Pliniana,  del XVI secolo, (non abbiamo avuto la possibilità di visitarla).  E’ una  costruzione ancorata alla roccia, nel passato luogo di visita per una singolare cascata accolta da un’apertura della villa, che per un caratteristico fenomeno idrogeologico, è a intermittenza, fù studiata anche da Leonardo da Vinci
 Nei suoi saloni furono ospiti   Napoleone,  Manzoni
Foscolo, Stendhal, Byron, Verdi, Bellini, Rossini, e Fogazzaro vi ambientò il romanzo Malombra , da cui le scene dell'omonimo film di Mario Soldati   (fonte Web)
Facciamo una bella passeggiata e delle foto al  lago, iniziamo a scendere verso il porticciolo e … proprio sulle scale chi vediamo?...




“ Bruno Vallino” il mio amico pittore,  che  è alle prese con il suo nuovo quadro,  ma non sembra molto convinto,  un paio di foto senza che se ne accorga, e poi lo chiamiamo , è contento di vederci,  ma non vogliamo fargli perdere tempo, lo lasciamo al quadro che deve prendere forma e colore.


Scendiamo,  spiando cosa fanno gli altri pittori, scattiamo le foto, troviamo Silvio che è concentrato nel suo lavoro.



 Ha una tecnica diversa da Bruno, e anche con lui, cerchiamo di creare il minor disturbo possibile.  Giriamo per questa piazzetta, che non conoscevo, percorriamo corridoi lastricati in pietra, guardiamo e fotografiamo scorci di lago,





 fa caldo è quasi ora di pranzo, anche se non è nel nostro modo di fare, ci fermiamo in un bar proprio di fronte al porticciolo e, prendiamo un aperitivo.




 Riccardo vorrebbe mangiare qualcosa fuori, io preferisco tornare a casa, c’è tanta roba in frigorifero, ritorniamo sui nostri passi, salutiamo Bruno, che mi dice di essere stato contento di avermi incontrata, mentre ci congediamo prende uno dei suoi quadri lo firma  e me lo regala, sono rimasta senza parole, non me lo aspettavo , non so cosa dire,  lo  ringrazio mentre lui ringrazia me per la disponibilità.




Ci salutiamo con la promessa di risentirci in serata dopo il loro rientro, ci siamo sentiti verso le 21. A Torno non hanno vinto nulla, come concorso, ma  quello che ci siamo detti per telefono, anche con Silvio, è di incontrarci
  ancora e di tenerci in contatto

Le fotografie sono di mia proprietà.

2 commenti:

  1. Grazieeeee di cuore, mi ha fatto un enorme piacere conoscervi di persona, abbiamo passato una bella serata, speriamo di vederci ancora , magari venite dalle mie parti, vi aspetto, ciaooooooo

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  2. da cosa nasce cosa, da un pittore che non può che avere il cuore di un bambino, dove esprime i suoi sentimenti con i pennelli, incontra te che sei la generosità in persona, ecco che fate scintille.
    tu dai con amore e con amore ricevi un quadro che in questo caso è il suo cuore

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