il filo dei ricordi-racconti

sabato 20 luglio 2013

sentirsi piccoli

                                              MI SONO SENTITA PICCOLA





E' una domenica mattina, siamo un bel gruppo di persone, con me oltre ad alcuni amici, ho anche delle conoscenze, che ho acquisito  frequentando  un gruppo di aiuto e ascolto. Una di queste persone ha recentemente subito un lutto,  lo chiamerò G,  ed essendo io, una persona che  ha provato la sensazione e il vuoto della perdita , mi sono sentita in dovere di non lascialo solo,   ha accettato dapprima un invito a cena a casa mia, con semplicità, e poi di partecipare anche a questa gita. Un'altro conoscente, lo chiamerò C  mi aveva  chiesto,  se avesse potuto venire anche lui,
 certo che si avevo detto,
 "ti farò sapere," ....  con un telefonata mi chiedeva informazioni sulla gita, su quanto tempo ci volesse, su quanta strada ci fosse da percorrere a piedi, parlo con mia moglie mi disse e poi ti richiamo. La seconda telefonata dopo pochi giorni: "Vengo con mio figlio, se mi dici che non siamo obbligati a camminare molto... "
dopo alcuni chiarimenti ancora , mi disse iscrivimi, poi nei giorni a seguire ha aggiunto il suocero e la figlia, sono riuscita a recuperare i posti e ci siamo organizzati per orari e posto di ritrovo
la mattina di buon ora eravamo tutti insieme alla partenza del bus, li ho  capito il perchè di tante domande e preoccupazioni....
Il mio Amico C,  ha due figli diversamente abili, non sapevo che ci fossero queste difficoltà, e da subito avrei voluto chiedergli scusa, per non aver capito, ma come avrei potuto saperlo, credevo fosse solo un problema di deambulazione....
Ho iniziato a sentirmi piccola, ma piccola dentro nell'animo e nel cuore, non dicendo nulla, chi mi conosce mi diceva; non preoccuparti, non hai sbagliato a fare nulla.
Chi ha fatto tanto volontariato, per un comune della nostra zona, sa cosa sia la disabilità per scelte sue personali, e ha un modo di rapportarsi con questi ragazzi così bello, che rimango incantata a guardarlo....il tempo non è dei migliori ,mentre viaggiamo  nella mia testa si affollano tanti pensieri:
Speriamo non piova,
Speriamo non si spaventino della galleria
Speriamo non faccia freddo... per i ragazzi
speriamo non sia troppo faticoso per loro
Io vorrei dire o fare ma sono impacciata, sul pullman siamo vicini parliamo del più del meno facciamo battute, il nonno dei ragazzi scherza con loro e con noi mentre viaggiamo nella verde svizzera la bambina contenta agita le mani ... ha visto un lago e poi un'altro,  entriamo nel tunnel del Gottardo, tutti felici a guardare questa galleria che non finisce mai, e poi iniziamo a vedere i monti con ancora tanta neve," neve neve" gridano e ridono.
E poi la ragazzina urla: " che bello!!! agita le mani ,  l'ho vista felice ma proprio tanto, quando alla sua destra proprio dal suo finestrino ha visto le mucche, era strafelice, il mio amico C  mi guarda e mi dice:
" hai visto come sono contenti? Eri preoccupata anche tu, l'ho capito, lo so " lo guardo e non so cosa dire.
Prima tappa all'autogrill , tutti generalmente abbiamo bisogno dei servizi igienici,  il nonno si è portato il bimbo con sè nel bagno degli uomini, il mio amico doveva accompagnare la ragazzina nel bagno delle donne,  e non volevano farlo passare, questi svizzeri sono così fiscali,  fanno venire i nervi, ma veramente i nervi, le loro regole se le mettessero in un bel posticino qualche volta, dopo tanto faticare riusciamo a far capire quello che così lampante da vedere e C può accompagnare la propria figlia in bagno. 
La colazione e poi una telefonata alla mamma che è a casa e si riparte
 giunti a destinazione il tempo mi preoccupa, ma non sembra preoccupare loro, sono bene equipaggiati ci salutiamo con l'accordo che se hanno bisogno ci contattano, ci allontaniamo adagio, per non far capire che comunque li teniamo d'occhio, li vediamo salire sull'ascensore  mentre noi scendiamo adagio a piedi
 ci troviamo al primo balcone c'è tanta gente, li aiutiamo un po a farsi strada e li ho visto la felicità dei due ragazzi davanti alle Cascate del Reno, a Sciaffusa,
ho guardato i miei amici G e C che,  mi ringraziano  dicono  che sono bellissime,  i ragazzi sono euforici,   non vengono a fare il giro in barca, ma piano piano scendono giù all'altro belvedere, il nonno è contento, mi libero di un po' di tensione.
Ci lasciamo momentaneamente, parlando con e l' amico G in barca, riferisco che io non sapevo, ma nemmeno l'altro amico  aveva compreso la gravità della situazione .

Mi godo il giro in barca facciamo foto e filmini, torniamo su ci fermiamo a mangiare beviamo un caffè carissimo e schifoso e incontriamo di nuovo i ragazzi , sono scesi giù un'altra volta e ancora sono stati entusiasti...
il museo lo hanno visto due volte , contenti di essere stati in treno in modo virtuale, di aver visto un tavolo con i piatti e i bicchieri che si muovevano e poi ripartiamo

Il tempo è stato clemente, non ha piovuto, fino a che non siamo saliti sul pulman ..
tutti stanchi ma contenti , qualcuno si addormenta,  guardo  chi gioca con gli sguardi attraverso i sedili del pulman con i due ragazzi..
La vita mette tutti, chi più chi meno, a dura prova, e anche io ho avuto la mia dose di dolori e dispiaceri, ma oggi mi sono sentita così piccola, ma così piccola, piccolissima

Se mai mi lamenterò, perchè non sono riuscita a fare tutto quello che avrei voluto, perchè non ho soldi, o perchè sono stanca,  o perchè quel giorno mi gira storta,.......

1 commento:

  1. alba morsilli ha lasciato un nuovo commento sul tuo post " MI S...":

    fra tanti tuoi articoli io amo questo per l'umanità che sento,per la gioia che tu hai dati a quei ragazzini, vederei l padre con il viso disteso, cercato ed amato dai suoi amici.
    Noi tutti e non escludo nessuno per apprezzare la vita che molto spesso ci dimentichiamo delle sofferenze altrui e ci lamentiamo inutilmente è vivere in mezzo a loro

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