il filo dei ricordi-racconti

domenica 13 ottobre 2013

Bergamo Alta e le sue specialità culinarie

Bergamo Alta e le sue specialità culinarie

Mese di agosto 2013
E' sabato mattina, siamo pronti per andare a Bergamo, Pachino la mia guida personale, ci aspetta.....
Questa volta però, non siamo solo io e Riccardo con noi c'è anche Alba, che da Genova è venuta a farci visita. Un caffè all'autogrill, la telefonata a Pachino, come da accordi appena fuori dall'autostrada ci sta aspettando, ci porta a casa sua, Teresa la sua signora, ci fa il caffè....saliamo sulla loro bella auto, e ci rechiamo a Bergamo.
Posteggiamo l'auto e prendiamo la funicolare che ci porta fino a Bergamo Alta.


Bergamo Bassa è la parte vivente della città, caotica e produttiva come tutte le città industrializzate, moderna, ma quello che oggi andiamo a visitare è un vero e proprio gioiello artistico e culturale:
BERGAMO ALTA.
Mentre la funivia ci porta in alto, le battute scherzose iniziano piano piano a prendere forma, Pachino mi racconta un aneddoto, volevo cedergli il posto nel vagone già affollato di turisti, ha prontamente rifiutato, dicendo che il posto si cede agli anziani, non era mia intenzione urtare la suscettibilità di questo giovanotto, una risata e si arriva in cima.
La chiamano città segreta, che si svela solo a coloro che la vogliono scoprire ,e non solo nei monumenti, anche nella geografia che circonda la città.
Definirla bella e riduttivo, si va alla scoperta nella storia, e, nella geografia: oltre la città , troviamo il panorama del colle della Maresana, una groppa verde ancora conservata intatta, quasi selvatica, Il Canto Alto una montagna delle Alpi Bergamasche dove si dividono i corsi del Brembo e del Serio e che può essere praticata per lo più a piedi


Circondata da tanto verde, alcune piante crescono nei punti più inacessibili tra le mura e i chiostri, come se spuntassero dalle pietre.
Per diversi secoli, è stata area di confine tra il Ducato Milanese e la Repubblica di Venezia, divenne così punto di incontro di diverse culture tanto che questo territorio è ricco di testimonianze storico e culturali... Bergamo, insieme a Lucca, Ferrara, Grosseto, e Padova è la quinta città italiana che conserva intatte le mura di cinta cittadine.


Abbiamo girato tra le mura, fotografato dall'alto riso e scherzato


Nel 1300, durante la dominazione veneta, viene definita la forma attuale della Piazza Vecchia, con l'attigua Piazza del Duomo, e sul lato meridionale il Palazzo della Ragione, che alla propria destra ha la torre Civica, comunemente detta "il Campanone", ancora oggi alle 22 scocca 100 colpi come quando nel medioevo venivano chiusi i portoni della città



Proprio sul lato opposto al Palazzo della Ragione troviamo un edificio in marmo bianco chiamato Palazzo Nuovo, ora sede della Biblioteca Angelo Mai.


Nel lato sud della piazza troviamo il Duomo, è dedicato a S. Alessandro. Bergamo, nel corso dei secoli è stata meta ambita di parecchi conquistatori, non essendoci testi precisi, non si poteva stabilire con precisione il susseguirsi della storia della basilica.
Ma da alcuni scavi rinvenuti nel 2004, che hanno consentito di capire che già in epoca paleocristiana dove ora c'è il duomo, c'era un luogo di culto dedicato a San Vincenzo e di dimensioni molto simili a quello attuale. Attraverso i secoli, venne costruita un'altra cattedrale, dedicata a S. Alessandro , così nel medioevo Bergamo aveva due basiliche , ma con l'avvento della dominazione veneziana una venne distrutta e la cattedrale fu dedicata a S. Alessandro , mentre a S. Vincenzo dedicarono una cappella.



Una scalinata ci accompagna all'interno, trovo il tutto, molto sobrio ha tre cappelle sia alla destra che alla sinistra, del corridoio centrale, di una bellezza tranquilla che non abbaglia, La cappella del Crocefisso prende il nome da un crocefisso del 500 posto sull'altare presenta preziose decorazioni, sul muro dell'abside sono appese sette tele di cui una del Tiepolo Pachino mi spiega che in sacrestia hanno opere molto benconservate del del pittore Giovanni Moroni .

Visitiamo la parte dedicata al papa buono, Giovanni Roncalli, nato a Sotto il Monte in provincia di Bergamo
Ma quello che veramente mi ha colpito è la chiesa più antica di Bergamo Santa Maria Maggiore, considerata il più importatnte monumento di Bergamo.


 Fu edificata per voto alla madonna dopo la pestilenza del 1135, non ha in realtà una vera e propria facciata perchè faceva parte di un unico palazzo vescovile ed essendo stata rimaneggiata tantissime volte, mantiene tutti gli stili che si sono susseguiti nei secoli, facendo un giro perimetrale, si possono vedere tre porte fatte dagli scultori e Maestri Campionesi, che interpretavano il gotico italiano, i tre portali sono stati realizzati da Giovanni da Campione, tra cui la Porta dei leoni Rossi, di stile romanico,


sul lato settentrionale trovate il portale di fattura povera, in stile gotico, 
e la Porta dei Leoni bianchi.


Molti affeschi risalgono al 300 sono di artisti ignoti della scuola del Giotto, tanti gli intarsi, eseguiti da maestri intagliatori che seguivano i disegni del Maestro lorenzo Lotto.
Il sontuoso interno, ricco di pitture e smalti, ( credo siano smalti ) dove il verde smeraldo sembra il colore dominante, non 'è un angolo dove non ci sia pittura o decorazione, il verde sembrava fluttuare sopra le nostre teste e noi tutti con il naso all'insù.


Dicianove arazzi fiorentini e fiamminghi completano questo gioiello, poi ci sono gli intarsi e altra cosa che mi ha veramente colpito, il confessionale barocco di Andrea Fantoni.



In questa chiesa troviamo il monumento a Gaetano Doninzetti compositore Bergamasco, usciamo dalla porta dei leoni rossi e ci troviamo di fianco alla Cappella Colleoni ,una perla del rinascimento lombardo, è il mausoleo del condottiero Bartolomeo Colleoni e di sua figlia , realizzata nel 1472, ricche sono le decorazioni all'esterno ed all'interno , è il capolavoro di Giovanni Antonio Amadeo, diversi furono gli scultori e i pittori tra i quali si nota ancora una volta Giambattista Tiepolo con l'aiuto di Francesco Cappella.


Giovanni da Campione, costruì anche il piccolo battistero, era la vasca battesimale di Santa Maria Maggiore, fu spostato diverse volte ora ha la sua posizione davanti al Duomo, fu demolito e rifatto, ricorda i battisteri fiorentini ma viene differenziato dalle decorazioni di stile gotico lombardo
Ci spostiamo, è ora di pranzare, e come sempre Pachino si distingue, ha prenotato presso un'enoteca dove si cucinano  i piatti tipici bergamaschi, antipasti vari, formaggi tipici della montagne bergamasche, un primo piatto composto di casoncelli,



 e "scarpinocc" simili a dei ravioli,



 per secondo  due tipi di  polenta che  poteva essere accompagnata da tanti umidi,


ma abbiamo preferito continuare con i formaggi e gli affettati, Alba ha dato particolare attenzione alla polenta "unta" ricca di burro e formaggio, 


il tutto irrorato da un buon vino rosso chiamato "Valcalepio" doc.


Siamo ritornati a casa, come non ringraziare questo caro amico che mi porta sempre a vedere qualcosa di nuovo e a gustare nuove specialità


Alba che in occasione di una visita precedente ad un amico di eldy, credeva di aver visto Bergamo tornando a casa, ci stupiva con le sue battute, in realtà quel la volta non aveva visto nulla, forse in questa giornata si è stancata,  ma credo sia stata contenta.















2 commenti:

  1. se me lo avessi detto sarei venuto anche io che non l'ho mai vista, ciao Chicca

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  2. entrare a Bergamo alta ti ti cambia il mondo, ritorni indietro ne medioevo, il turista fantasioso vede dame e cortigiani passeggiare tra quelle piazzette incantevoli.Tu hai descritto molto bene la storia dell'arte, io invece mi sono immedesimata nell'ambiente dove la quiete e il silenzio regnava ovunque.
    anche il cibo consumato in una tana era in corrispondenza dell'ambiente

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